Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento Ue: la biografia, i guadagni e lo stipendio della deputata maltese che guiderà ancora l’Eurocamera.
Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo. Nell’ottica del pacchetto di nomine che dovrebbe portare a un secondo mandato di Ursula von der Leyen alla Commissione europea, la plenaria ha confermato la deputata maltese alla guida dell’Eurocamera.
A Strasburgo la presidente uscente della plenaria Roberta Metsola - esponente del Ppe - è stata confermata con una maggioranza record: 562 voti su un totale di 699 europarlamentari presenti.
“Grazie della vostra fiducia. Sarà un parlamento per tutti in Europa, per rispettare le promesse dei padri fondatori - ha dichiarato Metsola dopo la rielezione -. Sono convinta che la nostra sia un’Europa per tutti, che tra insegnamenti dalle lezioni del passato e dagli ideali che non sono scomparsi”.
In questi quattro anni la presidente dell’Europarlamento sarebbe stata apprezzata per la sua vocazione europeista, con il suo compito che non sarà facile visto il momento delicato dell’Unione europea schiacciata tra i venti di guerra e una ripresa economica che stenta ad arrivare.
Vediamo allora chi è Roberta Metsola, dando uno sguardo non solo alla sua biografia, ma anche ai suoi guadagni e allo stipendio percepito.
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La biografia di Roberta Metsola
Roberta Metsola è avvocato e appartiene al Partit Nazzjonalista. È sposata con il finlandese Ukko Metsola ed è nata il 18 gennaio 1979: è stata eletta presidente del Parlamento europeo la prima volta nel giorno del suo compleanno. Ha studiato all’Università di Malta e ha poi frequentato il College of Europe di Bruges, in Belgio.
Il suo nome prima del matrimonio era Roberta Tedesco Triccas. Durante gli anni universitari si è impegnata nell’associazionismo ed è stata segretario generale dell’organizzazione degli Studenti europei democratici tra il 2002 e il 2003.
Si è impegnata nella campagna per l’adesione di Malta all’Ue (poi arrivata nel 2004). Oggi ha quattro figli con il suo attuale marito. Metsola è specializzata in diritto europeo e ha lavorato per la Rappresentanza di Malta a Bruxelles dal 2004 al 2012. Nel 2009 si è candidata alle elezioni europee a Malta mentre il marito si è candidato in Finlandia: nessuno dei due, però, è stato eletto.
Il marito ha lasciato poi la politica mentre lei è entrata nella squadra dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, ai tempi Catherine Ashton. Ha lasciato questo ruolo nel 2013, quando è stata eletta al Parlamento europeo. È stata tra le prime donne maltesi elette a Bruxelles, venendo poi sempre riconfermata.
Dal 18 gennaio 2022 è presidente del Parlamento europeo: nei due anni precedenti è stata la vicepresidente di David Sassoli poi venuto a mancare. Il 16 luglio 2024 è stata riconfermata alla guida dell’Eurocamera con una larghissima maggioranza.
Le posizioni politiche di Metsola e le polemiche sull’aborto
Non sgradita agli italiani per una questione di vicinanza geografica con Malta, ma anche perché il suo partito viene considerato filo-italiano ed europeista, più dei Laburisti maltesi. Molto criticate le sue posizioni antiabortiste, soprattutto da parte del gruppo di Renew.
In generale tutti gli eurodeputati maltesi si astengono o si oppongono ai provvedimenti che riguardano in qualche molto l’aborto. E così è avvenuto anche con alcune votazioni della delegazione laburista, non solo per i nazionalisti. Non a caso Malta è l’unico Paese Ue che vieta l’aborto, anche in caso di incesto e stupro.
I guadagni e lo stipendio
Roberta Metsola è una europarlamentare in carica dal 2013. Non è semplice calcolare con certezza quanto guadagna un parlamentare europeo ogni mese. Ma, calcolatrice alla mano, in totale può arrivare a guadagnare fino a 21.000 euro al mese sommando stipendio e indennità senza contare rimborsi e altri benefici.
Scaduta la legislatura, per un parlamentare europeo c’è anche un’indennità di fine mandato che è pari a un mese di stipendio per ogni anno della durata del suo incarico di eurodeputato: Metsola essendo a Bruxelles dal 2013 dovrebbe ricevere un assegno assai pesante.
Per il suo ruolo di presidente del Parlamento europeo non riceve un doppio stipendio, ma si deve “accontentare” soltanto della paga da semplice europarlamentare.
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