Salutando la carica di cancelliera, Angela Merkel si prepara a un ricco pensionamento. Il cedolino mensile sarà molto sostanzioso.
Se vi state chiedendo quanto ha guadagnato Angela Merkel nella sua esperienza come cancelliera, ma anche quale sarà la pensione futura, siete nel posto giusto. È proprio di questo che si sta parlando molto nelle ultime ore, visto l’arrivo imminente della pensione per Angela Merkel.
Un momento che segna la fine di un’era politica lunga ben 16 anni. Il pensionamento dell’illustre politica 67enne è però al centro della curiosità popolare vista la cifra esorbitante che le verrà corrisposta mensilmente a titolo di pensione. La stima proviene dall’Associazione del contribuenti tedeschi che riporta anche i servizi e i benefici a cui avrà diritto ora che non ricoprirà più nessuna carica ufficiale per il suo Paese.
Il sistema pensionistico politico della Germania è inoltre diverso da quello italiano. Capiamo in cosa e perché.
Merkel: un pensionamento a tre zeri
Angela Merkel saluterà gli elettori tedeschi dopo le elezioni di settembre, ritirandosi con una pensione da 15mila euro al mese che, se sommati, corrispondono a 180mila euro all’anno.
A raccontarlo è l’Associazione del contribuenti tedeschi che certifica il calcolo per la cancelliera uscente stando ai vari incarichi ricoperti dalla donna nel corso della sua brillante carriera.
Parlamentare, ministro federale e cancelliera. Una scalata che garantisce alla Merkel dei notevoli meriti e anche servizi quali un intero ufficio, nonché un capo dello staff, due assistenti, una stenografa e un autista personale a sua disposizione. Il diritto a questi privilegi la equipara a tutti i precedenti ex cancellieri ed ex presidenti tedeschi.
La sua busta paga sin ora
La somma che la cancelliera percepirà con il suo pensionamento non è paragonabile tuttavia con il suo attuale stipendio che si posiziona sul podio delle buste paga più danarose del mondo.
I principali leader mondiali si arricchiscono notevolmente grazie alla loro attività, ma solo due figure politiche battono la Merkel con i loro introiti annuali. Parliamo di Lee Hsien Moon (Singapore) - e i suoi 1.571.000 euro - e Simonetta Sommaruga (Svizzera) che si attesta a 411.303 euro.
La paga tedesca? Ben 350.000 euro l’anno, più di quanto percepisca il presidente degli Stati Uniti o Putin in Russia.
La differenza con il modello italiano
Il calcolo della pensione di Angela Merkel è basato sulle norme del sistema dei pensionamenti politici tedeschi che, come è facilmente intuibile, si differenzia molto da quello italiano.
I vitalizi in Germania, infatti, non esistono. Piuttosto viene corrisposta una un’indennità di fine mandato (Übergangsgeld) e un’indennità di anzianità sia per i per i deputati del Parlamento federale che per i membri dei Parlamenti regionali (Landtage).
Il requisito da rispettare, stando alla legge sullo status giuridico dei deputati, è il seguente: aver esercitato il suo mandato per almeno un anno.
Come riporta la stessa carta però:
“Tale indennità viene corrisposta nella misura di una mensilità dell’indennità parlamentare (....) per ogni anno di appartenenza al Bundestag, fino ad un massimo di 18 mesi".
I calcoli approssimativi sono di 961 euro lordi per 5 anni di mandato, 1.917 per dieci e 2.883 euro al 15esimo anno.
Il riconoscimento quindi ha un tetto massimo a livello di tempistica retributiva, a differenza della situazione italiana. In questo caso i deputati, i senatori e i consiglieri regionali che hanno ricoperto il ruolo per almeno 5 anni e hanno compiuto 65 anni di età hanno diritto a una pensione speciale.
Come riporta tuttavia anche il sito ufficiale del Senato, con le revisioni apportate al sistema nel 2012:
“Per ogni anno di mandato oltre il quinto, il requisito anagrafico è diminuito di un anno sino al minimo inderogabile di 60 anni”.
Doverose distinzioni che fanno luce sulle cifre che circolano in due paesi tanto vicini quanto diversi.
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