Ape sociale 2020, domande entro il 30 novembre: requisiti e importi

Redazione Lavoro

27/11/2020

Ape sociale 2020: le domande possono essere presentate entro al terza e ultima finestra temporale del 30 novembre 2020. Vediamo quali sono i requisiti e gli importi della misura.

Ape sociale 2020, domande entro il 30 novembre: requisiti e importi

Ape sociale 2020: domande entro il 30 novembre per la terza finestra. Dopo la proroga al 1° giugno per fare domanda per accedere ad Ape sociale 2020 - il termine inizialmente era stato fissato al 31 marzo 2020 e la seconda finestra del 15 luglio - ora stanno per scadere i termini per la terza fase temporale e accessoria.

La proroga della prima scadenza per Ape sociale 2020 dal 31 marzo al 1° giugno è stata definita dall’articolo 34 del decreto Cura Italia tenendo conto dell’emergenza COVID-19 e del periodi di lockdown. A seguito della norma è giunta anche la circolare INPS n. 50 del 4 aprile a confermare la proroga.

Una circolare precedente INPS, quella del 12 marzo 2020 n.35 (che alleghiamo alla fine di questo articolo), aveva fornito indicazioni sulle modalità di presentazione della domanda stessa per accedere ad Ape sociale 2020, con i termini poi in minima parte modificati.

Ricordiamo che l’Ape sociale è una sorta di pensione anticipata, anche se non si tratta di un vero e proprio trattamento pensionistico essendo un anticipo a costo zero. Per chi decide di ricorrere, avendone i requisiti, ad Ape sociale, non è prevista infatti la riduzione dell’assegno pensionistico futuro come accade per esempio con altre forme di pensione anticipata quali Quota 100 o Opzione donna.

Per accedere ad Ape sociale occorre avere almeno 63 anni di età e la misura è rivolta a dipendenti pubblici, privati o autonomi che siano disoccupati. Proprio in merito ai disoccupati pare sia saltata nella Legge di Bilancio 2021 l’estensione a chi non percepisce la Naspi inizialmente prevista.

La misura di pensione anticipata è rivolta anche a caregiver, invalidi o a coloro che hanno svolto lavori gravosi. Accedendo ad Ape sociale si può così ottenere uno scivolo di 4 anni fino all’età prevista per la pensione di vecchiaia, vale a dire fino a 67 anni.

Più che una misura di pensione anticipata Ape sociale è un trattamento assistenziale che non è riconosciuto, ed è bene ricordarlo, ai professionisti iscritti alle casse professionali.

Vediamo l’ultima scadenza del 30 novembre successiva alle due precedenti del 15 luglio e del 1° giugno, i requisiti e gli importi per Ape sociale 2020.

Scadenze

La circolare INPS n.35 di cui abbiamo detto sopra del 12 marzo 2020 fornisce indicazioni su Ape sociale 2020, introdotta nel 2017 e confermata anche per quest’anno fino al 31 dicembre 2020. La misura verrà prorogata anche per tutto il 2021 con la prossima Legge di Bilancio.

Nella circolare l’INPS comunica che la prima finestra entro la quale presentare la domanda per Ape sociale è quella del 31 marzo 2020 che però come abbiamo detto è stata poi posticipata dal decreto Cura Italia al 1° giugno.

Questa non era tuttavia l’unica fase in cui era possibile inviare la domanda, poiché ce ne sono altre due, la prima delle due è terminata il 15 luglio 2020.

Infine c’è la terza fase, che va dal 16 luglio al 30 novembre 2020 con la pubblicazione degli esiti prevista per l’ultimo giorno dell’anno.

Ricordate però che l’INPS prenderà in considerazione le domande ricevute nella seconda e terza fase solo se ci sono ancora risorse a disposizione.

La domanda la può inviare chiunque maturi i requisiti necessari per richiedere il beneficio nel corso dell’anno. Bisogna sottolineare però che in caso di esito positivo per accedere all’Ape Sociale bisognerà presentare una seconda istanza una volta che avrete maturato tutti i requisiti richiesti, compreso quello anagrafico.

Per la seconda istanza c’è tempo fino al 31 dicembre 2020. Tuttavia la comunicazione circa le domande di verifica da parte dell’Istituto, come si legge nella circolare, avviene anch’essa in tre finestre temporali ed entro:

  • il 30 giugno 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo 2020 (o il 1° giugno con la proroga dei termini);
  • il 15 ottobre 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio 2020;
  • il 31 dicembre 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio 2020, ma entro il 30 novembre del medesimo anno.

Nella circolare n.50 del 4 aprile INPS ha però comunicato che le domande di Ape sociale presentate oltre il termine iniziale del 31 marzo ma comunque entro il 1° giugno, sarebbero state esaminate dopo il 30 giugno dando priorità a quelle arrivate entro il termine inizialmente previsto.

È prevista inoltre una graduatoria per l’accesso ad Ape sociale. L’analisi delle domande verrà predisposta secondo un duplice criterio di selezione: è privilegiato chi è più vicino alla pensione di anzianità e, in caso di parità, viene presa in considerazione la data di presentazione della domanda.

Circolare numero 35 del 12-03-2020
Circolare INPS del 12 marzo 2020 numero 35 recante per oggetto: istruzioni in merito alle disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 con riferimento al periodo di sperimentazione dell’APE sociale.

Requisiti

L’Ape sociale, cioè l’anticipo pensionistico agevolato per le fasce di lavoratori in difficoltà (ex-cassintegrati, disoccupati, familiari di invalidi) e per chi svolge lavori gravosi (maestre d’asilo, infermieri, operai edili, macchinisti...), consente di andare in pensione a 63 anni senza pagare alcunché.

I lavoratori beneficiari - infatti - possono godere dell’anticipo pensionistico a costo zero, dal momento che le spese sono a carico dello Stato.

L’importo massimo che può essere erogato tramite Ape Sociale è di 1.500 euro mensili e l’indennità non è compatibile con misure di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria come Naspi e DIS-COLL.

Coloro che possono beneficiare dell’Ape Sociale devono rispettare i requisiti per una delle seguenti categorie:

  • disoccupati che hanno cessato integralmente, al momento della domanda, di ricevere le prestazioni per gli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi. Il requisito contributivo è di almeno 30 anni;
  • soggetti con invalidità civile pari o superiore al 74% con almeno 30 anni di contributi
  • persone che assistono parenti di primo grado con disabilità grave con almeno 30 anni di contributi;
  • lavoratori occupati in attività gravose con almeno 36 anni di contributi (qui la lista completa). Questi per beneficiare dell’anticipo pensionistico gratuito devono dimostrare di aver svolto un’attività gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7, o per almeno 7 negli ultimi 10.

Per le lavoratrici madri è previsto uno “sconto” contributivo; per ogni figlio, infatti, viene tolto un anno di contributi, fino ad un massimo di due. Queste quindi possono richiedere l’Ape Sociale dopo aver maturato 28 anni di contributi.

Con l’Ape sociale o agevolata è possibile anche percepire reddito da lavoro ma solo all’interno di alcuni criteri particolari. Per il lavoro dipendente o la collaborazione coordinata e continuativa la soglia massima è fissata a 8.000 euro annui, che scendono a 4.800 per il lavoro autonomo.

Importi

I soggetti che vengono ammessi al programma dell’Ape Sociale possono beneficiare di un assegno di accompagnamento fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

L’assegno è riconosciuto per sole 12 mensilità l’anno (non è prevista la tredicesima) ed è pari al valore della pensione che si andrà a percepire una volta maturati i requisiti.

È bene ricordare però che l’importo del sussidio ottenuto con Ape Sociale non può superare i 1.500€ lordi.

Iscriviti a Money.it