Immuni: al via la sperimentazione dell’app di tracking contro il coronavirus sui cittadini di Liguria, Abruzzo e Puglia.
L’app Immuni sarà disponibile in via sperimentale in tre regioni italiane, una al Nord, una al Centro e una al Sud. Prima di poter scaricare l’applicazione tuttavia dovranno passare ancora 10-15 giorni, come annunciato dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
Sembra dunque essere tutto pronto, il Governo ha reso noto anche il codice sorgente che spiega il funzionamento dell’applicazione, che si basa sui sistemi di tracciamento creati dai due colossi tecnologici Apple e Google. Anche il Garante della Privacy, Antonello Soro, dopo aver ricevuto dal ministro della Salute Speranza tutta la documentazione sull’impatto della privacy, ha dato il suo ok, sostenendo l’assenza di geolocalizzazione e quindi di rischi per la privacy degli utenti.
App Immuni arriva in queste regioni
Parte quindi il conto alla rovescia in 3 regioni d’Italia: dal prossimo 5 giugno potrebbero essere i cittadini di Liguria, Abruzzo e Puglia a sperimentare per 10 giorni la tanto attesa applicazione Immuni, scaricandola sia su iPhone che su uno smartphone Android.
Sileri si dice entusiasta dell’app, affermando che: “È un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e la diffusione della malattia”. Non è della stessa posizione il sindaco di Milano Beppe Sala che si dichiara più scettico dicendo che: “Da sola non serve a niente, servono i tracciatori cioè migliaia di persone che prendono ciò che l’app segnala. All’estero ne stanno assumendo a migliaia da noi non se ne parla. Come si parla ancora poco di test e tamponi”.
Svelata anche l’interfaccia grafica
Immuni finalmente ha una “faccia”, con la pubblicazione del codice sorgente da parte del Ministero dell’Innovazione sono stati condivisi anche degli screenshot in cui si vede il logo dell’app: un omino in un cerchio blu.
Oltre 20 immagini confermano il funzionamento dell’app, dal download iniziale fino all’allerti di “rilevato contatto con una persona positiva” e il caricamento dei dati in caso di positività, per il quale sarà necessaria “l’assistenza di un operatore sanitario autorizzato”.
Qualora un utente entri a contatto con una persona positiva al virus, l’applicazione porrà alcune domande sulla sintomatologia, chiedendo se si sono manifestati “febbre, tosse, affaticamento, difficoltà respiratoria e perdita di gusto od olfatto”. In caso di risposta affermativa seguirà una procedura ad hoc, mentre in caso contrario saranno offerti dei “semplici accorgimenti” fino a una data stabilita. Immuni garantirà inoltre la privacy perché assocerà a ogni telefono un codice casuale e anonimo, che non potrà essere ricondotto a uno specifico cittadino.
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