Applausi per Boris Johnson? Il flash mob che divide il Regno Unito

Leonardo Pasquali

07/04/2020

‘Clap For Boris’ è il flashmob dedicato al premier britannico Boris Johnson ricoverato per coronavirus. Non tutto il Regno Unito, però, uscirà per applaudirlo.

Applausi per Boris Johnson? Il flash mob che divide il Regno Unito

Verrà applaudito anche Boris Johnson? Il Regno Unito è diviso sul nuovo flashmob indirizzato al primo ministro attualmente ricoverato in terapia intensiva a causa del coronavirus.

È ‘Clap For Boris’ l’iniziativa e il relativo hashtag per il premier le cui condizioni si sono aggravate dopo dieci giorni dai primi sintomi della COVID-19.

Un’iniziativa simile a quella per il personale sanitario cui è stato tributato un applauso ogni giovedì. Questa volta però il popolo britannico potrebbe non affacciarsi alla finestra.

Applausi per Boris Johnson: nuovo flashmob nel Regno Unito

Nel giro di poche ore, alla notizia del trasferimento in terapia intensiva del premier britannico Boris Johnson, su Twitter è nato l’hashtag #ClapForBoris. Un tentativo di replicare il flashmob per il personale sanitario che ha avuto molto successo nelle ultime settimane. Tutto il popolo britannico a cadenza settimanale ha deciso di applaudire medici e infermieri che stanno lottando in prima linea contro il coronavirus. Tuttavia, la nuova campagna per Johnson potrebbe non riscuotere lo stesso successo.
Le condizioni del primo ministro si sono aggravate a circa 10 giorni dal manifestarsi dei primi sintomi, in particolare nella serata di ieri è stato posto in rianimazione e messo sotto ossigeno senza però essere intubato. Le sue condizioni sono al momento stabili, farà le sue veci temporaneamente il primo segretario di Stato, Dominic Raab.

Parte della popolazione vorrebbe mostrare il proprio sostegno al di là degli schieramenti politici. L’appuntamento per chi si unirà all’iniziativa è fissato alle 20 di questa sera.

“Non dimentichiamo ciò che ha fatto il suo partito”

Nonostante molti utenti dei social abbiano abbracciato questa iniziativa, sono piovute diverse critiche. Un gesto del genere infatti andrebbe a “sminuire il #ClapForTheNHS” tributato nelle ultime settimane agli operatori sanitari che combattono per salvare vite umane nell’emergenza coronavirus.

Diverse persone hanno espresso la propria vicinanza al premier augurandogli una pronta guarigione (veicolata dagli hashtag #PrayForBoris, #PrayForBorisJohnson e #PrayingForBoris), altri hanno espresso perplessità soprattutto riguardo le posizioni di Johnson e del Partito Conservatore sul tema della sanità pubblica. Per questo in tanti hanno spiegato di non poter dimenticare l’incapacità dell’esecutivo di tutelare le fasce di cittadini più fragili.

Non solo, viene ricordata anche l’iniziale sottovalutazione della minaccia proprio da parte del premier che avrebbe voluto raggiungere un’immunità di gregge evitando il lockdown. Pochi giorni dopo si è dovuto ricredere e, anzi, è stato vittima lui stesso della COVID-19.

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