Il braccio legislativo dell’Unione Europea ha garantito in giornata ad Apple il permesso per comprare Beats, dichiarando l’acquisizione non pregiudizievole nei confronti del consumatore.
Dopo decine di svolte, posticipi e suspense infinita, è Apple a spuntarla in Europa. La Commissione europea ha pubblicato un comunicato stampa per comunicare che l’affare Apple-Beats è stato finalmente chiarito e regolamentato secondo le leggi europee sulle acquisizioni. L’obiettivo delle politiche di unione aziendale dell’UE è quello di esaminare tali accordi e di «evitare effetti nocivi sulla concorrenza».
Sebbene sia Beats che Apple vendano i loro prodotti sul mercato europeo, la loro quota di mercato combinata risulterebbe comunque bassa al punto da non essere dichiarate società concorrenti. L’UE ha rilevato che le cuffie di Apple e Beats «differiscono notevolmente in termini di funzionalità e design». Da sottolineare il fatto che tutti i principali concorrenti produttori di cuffie come Bose, Sennheiser e Sony, rimarrebbero comunque sul mercato anche a seguito dell’affare Apple-Beats.
Ma l’investimento da parte dell’azienda di Cupertino di 3 miliardi di dollari non riguarda solo il mercato degli headphones: il produttore di iPhone ha acquisito anche il servizio di streaming musicale on-demand Beats Music. Nonostante il servizio debba ancora essere lanciato in Europa, la Commissione ha dichiarato che differirà dalle piattaforme iTunes e iTunes radio di proprietà della mela.
«La Commissione ha concluso che dovendo Apple affrontare nel mercato europeo diversi concorrenti come Spotify e Deezer, l’acquisizione di un servizio di streaming più piccolo che non è attivo nell’EEA non comporta effetti anticoncorrenziali»
L’accordo di Apple-Beats è ancora in attesa di regolamentazione e approvazione negli Stati Uniti, ma non ci sono grosse nubi all’orizzonte. Come parte dell’accordo, Apple garantirà presenza e assistenza dell’app mobile di Beats Music sugli store delle altre piattaforme, tra cui Android e Windows Phone.
Apple si aspetta di concludere la trattativa nel suo quarto trimestre fiscale: che si conclude nel mese di settembre, nel frattempo rimane in attesa di regolamentare approvazione.
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