In arrivo uno short squeeze sulla quotazione dell’argento, in scia a quanto successo sulle azioni GameStop? No, secondo Goldman Sachs.
Goldman Sachs continua a preferire l’argento, anche se uno short squeeze appare impossibile.
La quotazione dell’argento è stata la protagonista della sessione di lunedì: il rally stellare, tuttavia, non sarebbe sufficiente ad arrivare ad uno short squeeze (qui Cos’è uno short squeeze) poiché quelle posizioni sono sostenute da azioni fisiche, come sottolineato da Goldman Sachs Group Inc.
Nonostante questo, l’argento rimane il metallo prezioso preferito dalla nota banca d’investimento.
Argento in focus, ma nessuno short squeeze in vista
L’argento è salito ai massimi di otto anni sulla scia della frenesia del mercato che si è riversato sugli ETF facendo piazza pulita dai piccoli trader.
Il metallo dai massimi ha già intrapreso un percorso ribassista - perde oltre il 7% nella sessione odierna - mentre gli investitori incassano i propri guadagni,
ma la tipologia dei posizionamenti correnti e l’ampia offerta fisica non permetteranno di arrivare ad una compressione come quella vista sulle azioni GameStop. Una dinamica del genere è «irraggiungibile», secondo gli analisti di Goldman guidati da Jeffrey Currie.
«Se da una parte alcuni short sono speculativi e richiedono una copertura prima della scadenza, la maggior parte di questi sono guidati dai produttori industriali che coprono i loro guadagni a termine», scrivono gli analisti in una nota. «Quando le posizioni corte sulle materie prime sono ampiamente supportate da azioni fisiche reali, non vi sono riacquisti necessari e nessun short squeeze».
Argento sotto la lente del populosmo finanziario
La discesa odierna dell’argento fa eco al crollo di altri investimenti popolari tra il popolo di Reddit, ma Goldman mantiene la sua visione ottimista sul metallo prezioso. La banca vede la quotazione dell’argento salire fino a quota $33 l’oncia se, come previsto, l’amministrazione Biden spingerà sull’energia solare. Al momento il prezzo si muove poco sopra i $27.
Il recente rally dell’argento sottolinea inoltre la potenza crescente di un certo «populismo» sui mercati finanziari, ma anche sul fronte politico. Tale fattore dovrebbe incoraggiare delle politiche più espansive in quanto i governi oggi si trovano a dover affrontare un «bisogno sociale», tendenza questa che sostiene le prospettive rialziste della banca d’investimento sul comparto delle materie prime.
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