L’aspettativa non retribuita chiesta per motivi personali rientra nei periodi che possono essere riscattati onerosamente per aumentare i contributi per la pensione.
L’ordinamento previdenziale prevede la possibilità di avvicinarsi al requisito contributivo richiesto per accedere ad una certa prestazione riscattando periodi durante i quali non è previsto il versamento di contributi. Il riscatto è oneroso ed è a carico dell’assicurato che lo richiede.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci chiede:
“ Buonasera, ho anni 61 e una figlia a carico, contributi totali (compresi figurativi) al 31/03/2020: anni 40 + mesi 3. Vorrei fare domanda di «pensione anticipata» e per raggiungere requisito dovrei riscattare aspettativa non retribuita dal 01/04/2020 fino al 31/05/2021 (14 mesi: mancherebbe un mese da riscattare!) e che posso protrarre per ancora dieci mesi fino al 31/03/2022. Posso fare quanto sopra per raggiungere requisito? È possibile riscattare «aspettativa non retribuita»? Grazie anticipate delle risposte spero esaustive, resto in attesa cortese riscontrato e saluti distinti. ”
Riscatto aspettativa non retribuita
Si possono riscattare periodi privi di contribuzione nel caso che:
- per gli stessi vi sia stata omissione di versamento e sia intervenuta prescrizione legale
- per gli stessi non era previsto l’obbligo contributivo
- per i periodi in questione sono state introdotte particolari disposizioni legislative.
Il periodo di aspettativa non retribuita, normalmente non viene riconosciuti ai fini previdenziali ma se l’aspettativa è chiesta per gravi motivi familiari la stessa può essere riscattata a spese dell’assicurato.
Per quanto riguarda il riscatto dell’aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari è possibile richiederlo, anche per periodi antecedenti il 1996 a patto che il periodo di aspettativa sia documentato. Al momento della presentazione della domanda, in ogni caso, il lavoratore deve produrre tutta la documentazione che attesti i gravi motivi di famiglia (certificazione medica che attesti le patologie del familiare, del decesso di un familiare o una dichiarazione che attesti gli impegni gravosi per accudire un disabile o, ancora, una dichiarazione che attesti il disagio personale del lavoratore stesso).
Se, quindi, ha richiesto aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari può procedere alla domanda di riscatto della stessa (le consiglierei, però, di presentarla solo nel momento in cui avrà fruito di tutto il periodo che le occorre per garantirsi l’accesso alla pensione).
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