L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto ai lavoratori in possesso di almeno 5 anni di contributi versati (di cui 3 nel quinquennio precedente) cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore a due terzi. Essendo la misura riconosciuta anche in costanza di rapporto di lavoro, capita sovente che il titolare di API possa essere anche destinatario del diritto all’indennità di disoccupazione Naspi. Ma le due misure non sono compatibili.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno,sono in possesso dell’assegno ordinario di invalidità,con invalidità del 78% e riduzione delle capacità lavorative dei 2/3,ora purtroppo sono stato licenziato, volevo sapere,ora andando in Naspi,l’assegno non mi spetterà più perché le due cose non sono compatibili,almeno così ho sentito dire,ma dovrò comunicare io all’INPS questa cosa,oppure saranno direttamente loro a procedere con la sospensione?Porgo cordiali saluti in attesa di risposte”.
Assegno ordinario di invalidità e Naspi
Come abbiamo anticipato in apertura dell’articolo, l’assegno ordinario di invalidità non è compatibile con l’indennità di disoccupazione Naspi. Ma questo non significa che il titolare debba rinunciare all’ammortizzatore sociale.
Il titolare di AOI, infatti, nel momento che può richiedere la Naspi è chiamato a scegliere quale delle due misure desidera che gli venga erogata. L’assegno ordinario, infatti, può essere sospeso per tutta la durata di fruizione dell’indennità di disoccupazione per riprendere, poi, ad essere erogata allo scadere della Naspi.
Ovviamente si concede la possibilità di scelta sia per un motivo economico che per uno contributivo: mentre l’indennità di disoccupazione, infatti, è coperta da contribuzione figurativa, l’assegno ordinario non la prevede.
Di fatto, quindi se l’importo della Naspi è superiore a quello dell’assegno ordinario l’invalido può scegliere di fruirne e mettere in stand by l’assegno ordinario. Ma in qualsiasi momento si rende conto che, a causa della decalage applicata alla Naspi, l’importo percepito mensilmente diventa meno conveniente, può interrompere la Naspi e tornare a percepire l’assegno ordinario di invalidità.
La scelta va comunicata all’INPS in modo che appaia inequivocabile che il cittadino scelga di percepire l’indennità di disoccupazione anziché l’assegno ordinario di invalidità. In ogni caso in sede di presentazione di domanda Naspi
L’assegno ordinario, inoltre, può essere ripristinato anche nell’ipotesi che l’indennità di disoccupazione venga sospesa a causa di periodi di lavoro con contratto a tempo determinato (non superiori a 6 mesi).
«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti