La durata dell’assegno ordinario di invalidità è di 3 anni, poi bisogna presentare domanda di rinnovo per altri 3 anni.
L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto ai lavoratori che hanno perduto due terzi della capacità lavorativa per una durata di 3 anni. A scadenza il beneficio deve essere rinnovato con nuova domanda che, se accolta, avrà nuovamente durata triennale. Solo al terzo rinnovo l’assegno diventa definitivo e non è più soggetto a scadenza.
Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buonasera,
ho letto una vostra risposta del 17 gennaio 2022 in merito a una domanda fatta da un lavoratore con disabilità circa l’assegno ordinario di invalidità.
Volevo chiedere se al rinnovo bisogna ripresentare la stessa certificazione presentata per la domanda o se occorre nuova certificazione? Che rischio c’è di vedersi non rinnovata la prestazione?
Grazie di cuore.”
Assegno ordinario di invalidità e rinnovo
L’assegno ordinario di invalidità, prima di essere riconosciuto, prevede che il richiedentesi sottoponga a visita medico-legale con commissione medica INPS. La documentazione sanitaria in suo possesso, quindi, pur essendo importante, è subordinata a valutazione dei medici della commissione.
Poco prima della scadenza triennale il beneficiari di assegno ordinario potrà presentare domanda di rinnovo ma sarà necessario che si sottoponga nuovamente a visita medica affinché i requisiti sanitari in suo possesso siano confermati dal medico. Solo in questo caso il diritto a percepire l’assegno ordinario di invalidità sarà rinnovato per un ulteriore triennio.
Al terzo rinnovo, poi, l’assegno diventa permanente e non c’è più bisogno di presentare domanda di rinnovo anche se, ovviamente, l’INPS può richiedere in ogni momento una visita di revisione per accertarsi che le condizioni sanitarie del beneficiario non siano mutate.
Per rispondere alla sua domanda, quindi, alla visita di revisione per il rinnovo della domanda, se le sue condizioni di salute sono migliorate il rischio che il beneficio non le sia rinnovato sono abbastanza concrete. Ma se le sue condizioni di salute sono stazionarie e nel tempo non mutano o, addirittura peggiorano, non corre alcun rischio. Ovviamente per non rischiare di restare senza lavoro e senza assegno ordinario potrebbe scegliere di non lasciare definitivamente il posto di lavoro ma di farsi trasformare il rapporto da full time a part time.
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