Il pagamento dell’assegno unico per i figli per chi ha fatto domanda entro settembre e non lo ha ancora ricevuto dovrebbe arrivare a breve. A comunicare una data è l’INPS.
Assegno unico: chi non ha ricevuto il pagamento pur avendo già fatto domanda lo avrà a breve. Quando lo spiega l’INPS nel comunicato stampa dello scorso 29 settembre con il quale saluta con favore la proroga della domanda per l’assegno unico al fine di avere gli arretrati e snocciola i numeri tra richieste e pagamenti.
L’assegno unico per i figli temporaneo, introdotto per le famiglie con minori in misura provvisoria dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, è stato oggetto di un recente intervento normativo che ha disposto la proroga della scadenza per fare domanda, e ottenere tutte le mensilità arretrate, al 31 ottobre 2021 dalla data del 30 settembre inizialmente prevista.
Ora l’INPS comunica quando arriverà il prossimo pagamento dell’assegno unico per i figli.
Assegno unico: quando arriva il pagamento per chi non lo ha ricevuto
Il pagamento dell’assegno unico per chi ancora non lo ha ricevuto arriverà entro il prossimo martedì 5 ottobre come comunica INPS.
Lo stesso istituto nel comunicato stampa di due giorni fa ha reso noto infatti che alla data del 28 settembre le domande per ottenere l’assegno unico pervenute erano 492.000 pari a 853.000 assegni.
Degli 853.000 assegni:
- 328.000 sono stati pagati;
- oltre 200.000 sono già stati autorizzati al pagamento.
INPS comunica che entro il prossimo 5 ottobre chi non ha ricevuto l’assegno unico otterrà l’autorizzazione. Questo riguarda ovviamente le domande accolte e giunte all’Istituto entro settembre.
Entro il prossimo martedì è prevista l’autorizzazione al pagamento di ulteriori 180.000 assegni, al termine delle verifiche sulle compatibilità con gli ANF, il che significa che l’effettiva erogazione potrebbe comunque slittare di qualche giorno.
INPS comunica inoltre che sono in totale circa 710.000 assegni per i figli pagati o in corso di pagamento; si tratta del 90% delle richieste di assegno unico per i figli arrivate all’Istituto da luglio a settembre.
Per le domande di assegno unico già autorizzate INPS ha comunicato che è avvenuto il pagamento, ma solo di una prima mensilità. Tuttavia per i beneficiari, annuncia l’Istituto, sono state avviate a pagamento anche le seconde e terze mensilità.
Conclude INPS nel comunicato:
“Infine, rispetto a quanto pervenuto, circa 45.000 richieste di assegno risultano cancellate dagli stessi utenti per mancanza di requisiti. Non incluse nel computo e già mandate in pagamento sono 328.000 integrazioni per i minori di nuclei percettori di RdC, avviate in automatico senza necessità della domanda e a seguito di verifica Inps.”
Assegno unico: confermato per il prossimo anno
E mentre l’INPS comunicava quando arriva il pagamento dell’assegno unico per coloro che hanno già fatto domanda, il Consiglio dei Ministri prevedeva la proroga per ottenere gli arretrati e confermava la misura per il prossimo anno.
A prevedere l’assegno unico per i figli a regime dal 2022 c’è la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, come già da tempo annunciato.
Nella Nota di aggiornamento del Def si legge infatti che “gli interventi di politica fiscale che il governo intende adottare determinano un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell’anno in corso e nel successivo. Rilevano in particolare la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle Pmi e per la promozione dell’efficientamento energetico e dell’innovazione. Si avvia inoltre la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali e si prevede che l’assegno unico universale per i figli sia messo a regime.”
L’assegno unico per i figli dal 2022 entrerà quindi a regime con le caratteristiche previste dalla cornice normativa definita dalla Legge delega n.46 del 1° aprile 2021.
Arriveranno i decreti attuativi per definire i dettagli dell’assegno unico che dal prossimo anno sarà esteso anche ai figli maggiorenni fino a 21 anni. Per i dettagli rimandiamo a un articolo dettagliato di Money.it.
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