Assegno unico figli 2022: cosa ne riduce l’importo

Simone Micocci

14 Gennaio 2022 - 12:00

Assegno unico figli a carico 2022: cosa incide sull’importo della prestazione? Le differenze con gli assegni familiari ANF.

Assegno unico figli 2022: cosa ne riduce l’importo

Chiedersi quali voci incidono sull’importo dell’assegno unico per i figli ha senso, visto che questo strumento rappresenta un segno di rottura rispetto al passato.

C’è, infatti, una notevole differenza da come venivano calcolati gli assegni al nucleo familiare rispetto al metodo utilizzato per il nuovo assegno unico universale che dal 1° marzo 2022 sarà riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico che ne faranno domanda.

Per questo motivo è bene fare chiarezza su come viene deciso l’importo dell’assegno unico, ossia su quando una famiglia ha maggiori possibilità di percepire un importo più alto e quando - viceversa - rischia di doversi accontentare del minimo.

Assegno unico figli a carico: cosa impatta sull’importo

Sia per il calcolo dell’assegno unico che per la definizione degli importi degli assegni al nucleo familiare si guardava alla situazione economica di colui che fa richiesta del beneficio. Tuttavia, tra questi due strumenti ci sono notevoli differenze, sia per quanto riguarda i componenti del nucleo familiare presi in esame che per i redditi considerati.

La differenza sostanziale sta nel fatto che per determinare l’importo dell’assegno unico per i figli si prende come riferimento l’ISEE, mentre per gli assegni al nucleo familiare solamente i redditi e nemmeno di tutti i componenti.

Nel dettaglio, per l’assegno unico per i figli si guardano a redditi e patrimoni riferiti ai componenti del nucleo familiare, considerato come:

  • tutti i componenti presenti - al momento in cui si richiede la DSU ai fini ISEE - nello stato di famiglia, ossia coloro che vivono sotto lo stesso tetto;
  • eventuali familiari a carico del richiedente anche se non conviventi.

Nell’ISEE, quindi, si prenderà in considerazione della situazione economica di tutti i componenti del nucleo, riferita però a due anni prima dalla presentazione della DSU (salvo il caso dell’ISEE corrente).

Guardando alle regole sul calcolo ISEE, nel risulta che più alti sono i redditi e i patrimoni (specialmente i primi, in quanto hanno una maggiore incidenza sul valore finale) e più l’indicatore rischia di essere elevato. E dal momento che l’importo dell’assegno unico si abbassa all’aumentare dell’ISEE, fino ad arrivare a un minimo di 50,00€ mensili per ISEE sopra i 40.000,00€, maggiore è la misura di redditi e patrimoni e più l’entrata mensile sarà bassa.

Tuttavia, vista l’applicazione di un parametro di scala di equivalenza, il numero dei componenti del nucleo incide sull’indicatore. A parità di redditi e patrimoni, infatti, una famiglia molto numerosa avrà un ISEE più basso rispetto a una composta da meno componenti.

Assegno unico figli a carico: le differenze (molte) con l’assegno al nucleo familiare

Chi fino allo scorso ha - e ancora per i primi mesi del 2022 - percepito dell’assegno al nucleo familiare deve sapere quindi che ci sono molte differenze tra i due sistemi di calcolo.

Intanto perché il nucleo familiare preso in considerazione per gli assegni familiari (ANF) era molto differente, in quanto contava solamente di:

  • richiedente, il quale deve essere lavoratore dipendente o titolare di pensione;
  • coniuge o parte di unione civile (anche se non convivente, l’importante è che non sia effettivamente separato o sciolto da unione civile);
  • figli ed equiparati con meno di 18 anni;
  • figli ed equiparati maggiorenni ma con inabilità assoluta e permanente (eccetto il caso in cui questi siano coniugati);
  • figli maggiorenni entro i 21 anni, ma solo quando si parla di nuclei con almeno quattro figli di età inferiore ai 26 anni.

Negli ANF, quindi, non venivano presi in considerazione i redditi percepiti dai conviventi differenti da quelli indicati nel suddetto elenco. Ad esempio, se nel nucleo familiare ci sono anche i nonni, questi vengono considerati nell’ISEE, e quindi ai fini dell’assegno unico, ma non lo erano per gli assegni al nucleo familiare.

Lo stesso vale per le coppie di genitori non sposate e non conviventi. Ai fini della richiesta degli assegni familiari, infatti, si considerava solamente il reddito del genitore richiedente della prestazione, mentre dell’altro no. Come visto in precedenza, invece, nell’ISEE minorenni si considerano entrambi, uno come componente effettivo e l’altro come aggregato.

Inoltre, per gli ANF i redditi considerati erano quelli riferiti all’anno prima rispetto alla scadenza della prestazione, mentre i patrimoni non venivano neppure presi in esame.

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