Assorbenti restano bene di lusso, nessun taglio all’IVA

Elisabetta Scuncio Carnevale

14 Maggio 2019 - 20:30

Per gli assorbenti la Camera esclude un calo dell’IVA al 10 o al 5%, intanto la Lega punta all’incremento demografico con Bonus bebè e detrazioni per pannolini e latte in polvere

Assorbenti restano bene di lusso, nessun taglio all’IVA

L’IVA per gli assorbenti resta al 22%: è stato bocciato, dopo un rinvio, l’emendamento bipartisan, presentato dal Pd, per portare l’imposta dei pannolini igienici femminili al 10 o al 5%.

Con 253 voti contrari e 189 favorevoli, la Camera ha respinto la misura da inserire nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali. Secondo la Ragioneria dello Stato, l’applicazione di un’imposta agevolata sarebbe troppo onerosa.

Assorbenti, la Camera dice no all’IVA al 5%

Nessun calo dell’IVA al 10 o al 5% per gli assorbenti femminili. Lo ha stabilito la Camera dei Deputati. Il provvedimento, proposto dal Pd, ha visto il parere negativo della relatrice, nonché presidente della Commissione Bilancio della Camera, Carla Ruocco.

Secondo i calcoli della Ragioneria, snocciolati dalla deputata 5 Stelle, portare l’IVA dal 22% al 10% avrebbe un costo di 212 milioni di euro, applicarne una agevolata al 5% costerebbe addirittura 300 milioni di euro. Troppo per essere sostenibile. L’emendamento infatti riporta una copertura di 5 milioni di euro, come ha spiegato la stessa presidente Ruocco:

“Venendo incontro alle esigenze dell’Aula abbiamo chiesto, durante la sospensione, un approfondimento sulle coperture che servirebbero e la Ragioneria ha quantificato in 212 milioni con l’IVA al 10 e in 300 milioni con l’IVA al 5% le coperture necessarie.”

La decisione della Camera è stata contestata dalle opposizioni che hanno ricordato come questi prodotti igienici siano un bene di prima necessità e non un lusso per le donne.

Bonus bebè e detrazioni fiscali per chi fa figli, la Lega punta al rilancio demografico

Due emendamenti al decreto crescita, indirizzati alle famiglie, sono stati, invece, depositati dal ministro Lorenzo Fontana. Il primo riguarda il Bonus bebè che potrebbe passare da 80 a 110 euro al mese per un anno dalla nascita del bambino, da ampliare ai redditi Isee fino a 35 mila euro. L’altro prevede detrazioni fiscali al 19% per l’acquisto di pannolini e latte in polvere, fino a un tetto massimo di 1.800 euro.

Soddisfazione è stata espressa dal leader della Lega, Matteo Salvini:

“Bravo il ministro Fontana sulla famiglia, finalmente risposte concrete. Domani annunceremo, come Lega, un altro impegno che manterremo entro l’anno per tanti italiani in difficoltà.”

Gli emendamenti vedranno come coperture i risparmi già ipotizzati sul Reddito di cittadinanza: 51 milioni nel 2019, 315 nel 2020 e 300 milioni nel 2021 per il Bonus bebè, mentre per gli sgravi fiscali 288 milioni nel 2020 e 464 nel 2021.

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