Crisi in Grecia: a rischio le trattative causa ribellione in Syriza e dubbi FMI

Claire Giangravè

31 Luglio 2015 - 18:23

Trattative ad Atene per il piano di salvataggio europeo a rischio. Il partito Syriza si oppone all’austerità, il FMI dichiara che la Grecia non raggiunge i criteri necessari per un prestito.

Crisi in Grecia: a rischio le trattative causa ribellione in Syriza e dubbi FMI

Sono iniziate le trattative tra la Grecia e i suoi creditori internazionali per il piano di salvataggio europeo di 85 miliardi di euro. Venerdì ad Atene i rappresentanti del governo greco si sono incontrati con i negoziatori dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.

Le trattative prevedono nuove misure d’austerità per il paese dopo l’implementazione di riforme sul mercato del lavoro.

La tensione è molto alta per via delle problematiche e riserve che hanno le varie parti che partecipano alle negoziazioni.

Il primo ministro greco Tsipras è circondato dalle minacce sia interne al suo partito, sia esterne da parte dell’UE. Giusto questa settimana il PM è riuscito a sventare la ribellione da parte delle fazioni più estremiste del partito Syriza.

Anche se in pubblico e di fronte alle autorità europee Tsipras si mostra disponibile al compromesso, nei suoi discorsi al partito e alla Grecia egli persegue una linea aggressiva.

Le parole di Tsipras al parlamento venerdì:

“(Le misure d’austerità) le implementeremo, sì, perché siamo costretti. Ma allo stesso tempo lotteremo per cambiarle, per migliorarle e per contrastare i loro effetti negativi”.

Oltre alle rivolte interne al partito e al ‘doppio-giochismo’ di Tsipras ci sono altri ostacoli alle trattative.

Il Fondo Monetario Internazionale dimostra da molto tempo di avere delle esitazioni riguardo all’elargizione di un nuovo prestito alla Grecia.

Il direttore del FMI, Christine Lagarde, ha lasciato trasparire a più riprese che a meno che non vi fosse un taglio del debito greco non avrebbe partecipato ad un nuovo piano di salvataggio.

Un articolo del Financial Times dimostra che il pericolo è ora molto più concreto:

“La Commissione del Fondo Monetario Internazionale ritiene che gli alti livelli del debito di Atene e gli scarsi precedenti nell’implementazione delle riforme economiche, squalificano la Grecia dall’ottenere un terzo piano di salvataggio dal FMI per il paese”.

Quindi anche se il FMI partecipa alle trattative esso si potrebbe astenere dall’elargire un piano di salvataggio per la Grecia.

Ciò potrebbe comportare che anche la Germania si tiri indietro, dato che i suoi ufficiali hanno più volte insistito che le trattative con la Grecia non potevano proseguire senza il supporto del FMI.

I membri del FMI hanno concluso, in un documento risultato dagli incontri di mercoledì, che la Grecia non raggiunge i criteri necessari per il prestito.

Tali criteri sono la capacità istituzionale e politica di implementare riforme economiche e che il debito pubblico sia sostenibile nel medio termine.

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