Aumento luce, gas e RC auto a Ottobre 2015: ecco come e perché gli importi in bolletta variano

Simone Casavecchia

30 Settembre 2015 - 08:11

A Ottobre 2015 molti italiani constateranno un consistente aumento degli importi della bolletta di luce e gas e registreranno anche variazioni nelle tariffe del RC Auto: ecco cosa sta succedendo e perché.

Aumento luce, gas e RC auto a Ottobre 2015: ecco come e perché gli importi in bolletta variano

Si è tenuto ieri il Consiglio dei Ministri in cui l’Esecutivo ha varato la proroga della voluntary disclosure proprio per racimolare i capitali utili ad evitare l’applicazione delle clausole di salvaguardia che avrebbero determinato un aumento delle accise di luce e gas.
C’è chiedersi, allora, perché ad Ottobre i contribuenti subiranno un pesante rincaro dei consumi, con conseguente aumento delle bollette di luce e gas. Accanto a questo capitolo, occorre considerare anche la questione delle RC auto in cui si sta assistendo a importanti novità.

Aumento di luce e gas: un falso problema?
In realtà il problema è reale, dal momento che l’Autorità per l’energia ha previsto dal prossimo mese di Ottobre, ossia da domani, consistenti rincari sulle tariffe delle bollette di luce e gas. Per quanto riguarda l’energia elettrica i contribuenti subiranno un aumento del 3,4% sulle bollette mentre per il metano è stato previsto un aumento delle tariffe del 2,4%.
La consueta revisione delle tariffe di luce e gas che avviene in questo periodo, ha previsto una revisione al rialzo dei prezzi della componente «energia» dopo nove mesi di ribassi costanti avvenuti dall’inizio dell’anno, che determineranno, nell’arco dell’intero 2015, un risparmio complessivo per le famiglie di circa 60 euro.
I ribassi avvenuti negli scorsi mesi sulle tariffe di luce e gas, sono stati determinati dalle continue diminuzioni dei prezzi della materia prima, petrolio in particolare, ma c’è da chiedersi, allora, perché adesso sia stato deciso un aumento dei costi delle bollette, se il prezzo delle materie prime non sta subendo aumenti così consistenti.
Per quanto riguarda le bollette della luce il rincaro è dovuto a fattori contingenti quali il caldo eccezionale dei mesi estivi (Luglio e Agosto) che ha determinato consumi maggiori di energia elettrica per i condizionatori, con conseguente aumento dei prezzi all’ingrosso dell’energia e una produzione minore di energia idroelettrica e eolica. Sulle bollette dei mesi invernali peseranno, poi, alcuni costi straordinari da imputare alla fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016 e altri costi per gli incentivi all’efficienza energetica.
Per quanto riguarda il gas, l’effettiva diminuzione del costo della materia prima, è stata compensata dagli aumenti dei costi di trasporto o, meglio, dai nuovi incentivi ai titolari dei depositi di stoccaggio che verranno applicati nei soli mesi invernali e da una voce di spesa denominata «componente per la gradualità nell’applicazione della riforma del gas». Sul gas, inoltre, occorre ricordare anche che da oltre un anno i prezzi in bolletta sono determinati tenendo conto dei prezzi di mercato nel breve periodo e non nel lungo termine: questa misura, prevista da una recente riforma del settore, ha avuto effetti positivi che, però, sono stati calmierati da altre accise e tariffe previste per compensare i mancati guadagni degli operatori che importano e vendono il gas.

RC Auto: risparmi solo sulla carta?
Sul fronte dell’RC auto si assiste a una vera e propria contrapposizione tra l’IVASS, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni e i contribuenti: l’oggetto della contesa è, come sopra, l’aumento delle tariffe.
Secondo l’IVASS nel 2015 i premi annui sarebbero scesi in media del 7,8% a quota 450 euro mentre per le associazioni di categoria si tratta di una notizia inverosimile, dal momento che i consumatori italiani continuano a essere tra i più tartassati d’Europa per le assicurazioni del settore auto.
Secondo il bollettino statistico dell’IVASS nei soli primi tre mesi del 2015 c’è stata una flessione delle tariffe RC Auto dell’1,6% e, su base annua del 7,8%, ma almeno la metà dei consumatori italiani continua a pagare tariffe annue superiori ai 406 euro.
E’ per questo che le associazioni dei consumatori lamentano che le notizie dell’IVASS sia, in realtà, inverosimili, perché il premio medio annuo di un consumatore europeo ammonta a circa 250 euro.
A questo quadro complessivo si aggiungono, secondo il bollettino dell’IVASS, situazioni di forte disparità all’interno del quadro italiano, con province particolarmente esose dove si sfiorano anche i 700 annui per un’assicurazione RC auto e province particolarmente virtuose, pressoché in linea con i prezzi medi europei.

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