Negli ultimi mesi il prezzo del metano per le auto in Italia è aumentato in maniera esponenziale con rincari anche del 100%: il Governo però finora non ha fatto nulla per contenere i costi.
L’aumento dei prezzi del metano auto è una di quelle notizie che non è mai entrata in Italia, non si è mai capito bene per quale motivo, nell’agenda setting dei principali media mainstream.
Eppure si tratta di un autentico salasso che nel nostro Paese si è letteralmente abbattuto, da un giorno all’altro, su oltre 1 milione di italiani che hanno scelto di acquistare una automobile a metano.
A inizio ottobre per loro al distributore c’è stata l’amara sorpresa: di colpo il prezzo del metano è aumentato in maniera incontrollata, tanto da raddoppiare in diverse città soprattutto quelle di provincia.
Se prima di ottobre mediamente il costo del metano auto in Italia si aggirava intorno all’euro al chilo, di colpo si è arrivati anche a superare i 2 euro per un aumento in alcuni casi superiore al 100%.
Ma in questi due mesi e mezzo cosa è stato fatto dal Governo per cercare di contenere i costi? Sostanzialmente nulla, visto che ancora oggi in una città come Forlì il prezzo è di 1,9 euro al chilo e ad Ascoli Piceno in alcuni distributori di 2,2 euro.
Metano auto: il Governo fermo contro l’aumento dei prezzi
Se fino a qualche settimana fa chi aveva scelto di comprare una auto a metano poteva risparmiare un bel po’ nel fare il pieno, adesso paradossalmente il costo è diventato in alcuni casi superiore a quello della benzina.
Secondo Confesercenti “le ragioni dell’aumento dei prezzi dei carburanti è da mettere in relazione con l’aumento delle materie prime che si sta registrando a livello globale”, con la crescita dei prezzi che dipende “dall’aumento della domanda mondiale in crescita da alcuni mesi”.
In un recente articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano, viene riportato come la Federmetano abbia denunciato il fatto che nonostante l’incredibile aumento dei prezzi, il Governo finora “non ha mai previsto un loro contenimento”.
Sono diverse nel merito le richieste che le varie associazioni hanno inviato a Roma: dall’applicazione dell’Iva agevolata anche per il metano al credito di imposta per l’acquisto di gas naturale, fino all’introduzione di alcuni incentivi per la trasformazione a gas naturale.
Il Governo però se da una parte sta cercando di mettere insieme un tesoretto da oltre 3 miliardi per mitigare gli aumenti del gas in bolletta, dall’altra finora è rimasto sordo di fronte al raddoppio dei prezzi del metano auto: con la legge di Bilancio ormai prossima alla sua approvazione, apare difficile che un provvedimento possa essere preso da qui alla fine dell’anno.
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