Dal 5 ottobre il certificato di proprietà diventa digitale. Ecco cosa cambia e i vantaggi che comporta.
E’ stato annunciato per il 5 ottobre 2015 l’abbandono del vecchio certificato di proprietà e l’arrivo della sua versione digitale, che ha ottenuto anche il consenso del Premier Matteo Renzi.
Sulla scia delle riforme della P.A. che riguardano tutta la documentazione automobilistica, avanzate dal Ministro Marianna Madia, ci si è mossi per introdurre il certificato di proprietà in versione digitale.
Certificato di proprietà digitale: come funziona
Dal 5 ottobre chi acquista un veicolo nuovo o usato non riceverà più, dal Pra, il vecchio certificato cartaceo, ma il nuovo dematerializzato.
Chi, invece, è già in possesso del certificato cartaceo dovrà attendere il cambio d’auto oppure potrà richiederlo ad interim.
Al proprietario, infatti, verrà rilasciato un codice di accesso, una sorta di password, che resterà l’unico elemento cartaceo, con il quale potrà prendere visione, sul sito ufficiale dell’Aci, di tutte le informazioni che prima erano presenti sul libretto.
Certificato di proprietà: vantaggi
Con il processo di digitalizzazione scompaiono dalla circolazione circa 30milioni di fogli di carta che purtroppo erano soggetti ad usura, smarrimento e falsificazione.
Si contano oltre 300mila smarrimenti dei certificati di proprietà ogni anno e questa digitalizzazione farà registrare, secondo le stime dell’Aci, un risparmio di molti milioni di euro (circa 15 milioni di euro, viste le richieste di duplicazione del certificato).
Inoltre si riduce anche la spesa sostenuta dal cittadino: 39 euro in meno, di cui 32 di bolli, sul costo del tradizionale cartaceo che fino ad oggi era di 100 euro.
Il risparmio non ha solo una portata economica, ma è valutabile anche in termini di giustizia, infatti Andrea Orlando, il Ministro della Giustizia, ha dichiarato:
Avere in prospettiva la disponibilità di disporre online di tutti i documenti che riguardano il veicolo rappresenta per gli automobilisti una non piccola comodità e per l’Amministrazione un risparmio e un recupero di efficienza, ma anche un elemento di certezza nella trattazione dei dati. Il certificato conserva il suo rilievo giuridico ma grazie alla digitalizzazione sono rese più sicure tutte le formalità connesse.
L’iter completo, come spiega il direttore del Pra, Giorgio Brandi:
Inizierà il 19 ottobre nelle province di Roma, Chieti, Cosenza e Pordenone e giungerà a termine entro il 30 aprile 2016: per iter completo si intende la possibilità di digitalizzare la documentazione che serve per chiedere tutte le tipologie di formalità annotate al pubblico esercizio: immatricolazioni, iscrizioni trasferimenti di proprietà, di cui il certificato di proprietà che verrà introdotto il 5 ottobre è l’atto finale.
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