Con la pandemia cambiano i rapporti di forza nel comparto automobilistico: Toyota, dopo cinque anni, torna in testa nella classifica delle vendite. Scalzata Volkswagen, ora al secondo posto.
Sorpasso in vetta: complici le evoluzioni sul fronte pandemico, il 2020 ha visto Toyota tornare al primo posto nella classifica delle vendite dell’automotive, scalzando dal trono Volkswagen, colosso tedesco.
Per la multinazionale giapponese si tratta di un ritorno agli antichi fasti: di sei anni fa, infatti, l’ultimo primato. Un passo indietro, invece, per l’azienda di Wolfsburg, che nonostante il rimbalzo delle vendite nel terzo e quarto trimestre dello scorso anno non è riuscita a consolidare la prima posizione nel comparto automobilistico.
Toyota al primo posto per vendite globali
Le vendite di Toyota – Gruppo che include anche Daihatsu e Hino Motors – hanno toccato quota 9,53 milioni di unità, contro le 9,31 milioni di vetture consegnate da Volkswagen negli ultimi dodici mesi.
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A favorire il sorpasso, secondo gli analisti di IHS Markit, è stato l’approccio “morbido” di Donald Trump durante la prima e la seconda ondata della pandemia: Toyota, che affonda buona parte delle sue radici nel mercato USA, ha infatti approfittato delle misure restrittive a singhiozzo implementate dalla precedente amministrazione repubblicana, drammatiche da un punto di vista sanitario - gli Stati Uniti sono ai vertici per numero di contagi e mortalità – ma benefiche sul fronte economico.
La contrazione delle vendite del comparto automobilistico negli Stati Uniti si è infatti arrestata a quota -15%, ben al di sotto della flessione registrata dall’Unione europea, feudo Volkswagen, dove l’impianto di misure anti-Covid è risultato più rigido, e i lockdown non sono mancati: -24%.
Un cigno nero, dunque, che apre la strada ad un ritorno alle gerarchie pre-crisi nel breve termine: già nel 2021, secondo gli analisti di IHS Markit, ci sarà il controsorpasso del colosso tedesco sul produttore nipponico, sebbene il business di quest’ultimo venga visto in rapida espansione fino al 2025.
Volkswagen in ripresa nel secondo semestre 2020
Perso lo scettro, è ora di leccarsi le ferite. Ma le prospettive restano incoraggianti per Volkswagen: dopo un primo semestre da incubo – complice il terremoto pandemico della scorsa primavera – il colosso dell’automotive tedesca è stato premiato dalla ripresa del segmento premium in Cina, che ha alimentato il rimbalzo delle vendite nel terzo e quarto trimestre.
Una prova di forza, questa, che ha permesso all’azienda di Wolfsburg di frenare la perdita degli utili, a quota 10 miliardi di euro nel 2020. Ora, sebbene la pandemia continui a mordere, Volkswagen dovrebbe beneficiare della graduale ripresa dell’automotive sull’onda del (lento) processo di vaccinazione: secondo le stime pubblicate da IHS Markit, nel 2021 le vendite del comparto automobilistico saliranno di 7,6 milioni di unità, per poi toccare quota 94,8 milioni entro il 2025.
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