In vista dell’estate, gli automobilisti rischiano di dover pagare pedaggi di gran lunga più cari
Le vacanze degli italiani rischiano di essere rovinate da una nuova stangata. Dal prossimo 1° luglio il pedaggio sulle autostrade A24 - A25 potrebbe subire un rincaro del 19%.
L’allarme arriva dalla concessionaria, la società Strada dei Parchi, che annuncia infatti un aumento delle tariffe. Soltanto un intervento del Governo potrebbe scongiurare tale evenienza.
Autostrade A24 - A25 più care da luglio
La società Strada dei Parchi è stata convocata, giovedì prossimo, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per scongiurare l’aumento dei pedaggi, previsto per legge su tutte le autostrade d’Italia, ma anche per arrivare a un’intesa definitiva che sia effettivamente sostenibile per la gestione dell’A24 e dell’A25 che collegano l’Autostrada del Sole A1 all’Autostrada Adriatica A14.
Dopo che nove mesi fa, nel mese di ottobre prima e a gennaio poi, Strada dei Parchi aveva deciso di congelare le tariffe sui due tratti
“come segno di attenzione e sostegno al territorio abruzzese e del Lazio”,
torna l’incubo rincari. A partire dal prossimo mese, proprio in occasione dei primi esodi estivo, i pedaggi sulle autostrade che collegano il centro del Paese potrebbero subire un incremento anche del 19%.
Dalla società concessionaria chiedono un’interlocuzione stabile al ministero per poter affrontare un tema che tanto preoccupa gli automobilisti, e non solo quelli abruzzesi e laziali. Dal Mit replicano che il canale del dialogo è sempre aperto, come - spiegano - è già “avvenuto in modo fruttuoso nelle ultime settimane sul dossier Gran Sasso”.
La concessionaria avrebbe già chiesto al Mit un’anticipazione di risorse pubbliche a valere sul Fondo infrastrutture per proseguire gli interventi di messa in sicurezza delle arterie e delle gallerie presenti.
“È grazie all’impegno determinante del Mit se sono stati evitati i rincari sulle autostrade, sia nell’autunno scorso sia, soprattutto, a inizio 2019 su circa il 90% della rete,”
affermano dal Ministero, ribadendo la volontà di arrivare a una soluzione della questione.
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