Avvocati: è stato firmato il decreto che permette la compensazione crediti-debiti per le difese svolte mediante il gratuito patrocinio. Ecco come funziona la compensazione crediti-debiti.
Avvocati, ultime novità: è stato firmato il decreto che permette la compensazione del credito maturato dagli avvocati mediante il gratuito patrocinio con le tasse e i contributi previdenziali da pagare all’Inps per i propri dipendenti.
Lo ha reso noto con un comunicato il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha firmato di concerto con il Mef il decreto che disciplina le modalità di compensazione dei crediti vantati dagli avvocati per l’attività svolta a favore degli ammessi al patrocinio a spese dello Stato, con le tasse e le imposte dovute dai professionisti, nonché con i contributi previdenziali obbligatori dovuti per i loro dipendenti.
Avvocati: cosa prevede il decreto compensazione crediti-debiti?
Con il decreto che disciplina le modalità di compensazione crediti-debiti viene finalmente regolata la questione relativa al ritardo nel pagamento da parte dello Stato degli onorari maturati dagli avvocati in veste di difensori ammessi al gratuito patrocinio.
Come noto, il gratuito patrocinio risponde al principio sancito all’art. 24 della nostra Costituzione di garantire il diritto di difesa anche alle persone meno abbienti offrendo “i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”.
Resta però il rovescio della medaglia ovvero il diritto per gli avvocati ammessi al gratuito patrocinio di vedersi pagati gli onorari liquidati per la prestazione professionale.
Il decreto quindi consente agli avvocati che vantano crediti per spese, diritti e onorari di esercitare il diritto di compensazione crediti-debiti a due condizioni:
- i crediti devono essere maturati ma non ancora saldati;
- i crediti non devono essere oggetto di opposizione.
In questo modo sarà possibile compensare i crediti maturati mediante il gratuito patrocinio con la detrazione di tasse e contributi da sostenere per i dipendenti degli studi legali.
Potrebbe anche interessarti:
Avvocati: compenso gratuito patrocinio prima della chiusura della causa
Avvocati: come fare domanda di compensazione crediti-debiti?
Prevede il decreto che per i crediti maturati mediante l’esercizio del gratuito patrocinio ma non ancora saldati e non oggetto di opposizione, gli avvocati possono avanzare una richiesta attraverso la piattaforma elettronica di certificazione predisposta dal Mef per far valere il diritto utilizzare il credito in compensazione.
Le richieste devono essere inviate:
- dal 17 ottobre al 30 novembre per l’anno 2016;
- dal 1 marzo al 30 aprile per gli anni successivi.
La compensazione del credito è ammessa solo con quanto dovuto a titolo di tasse e contributi previdenziali dovuti dagli avvocati all’Inps per i dipendenti assunti negli studi professionali.
Sembra quindi essere esclusa la possibilità di una compensazione crediti-debiti relativa ai contributi previdenziali dovuti dagli avvocati alla Cassa Forense.
Come indicato nel comunicato ufficiale l’autorità giudiziaria sarà preposta alla liquidazione dei crediti e la spesa autorizzata per il 2016 è pari a 10 milioni di euro.
Il decreto non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti