Avvocati, anche per i neo-iscritti bonus 600 euro

Isabella Policarpio

22/04/2020

Anche i giovani avvocati iscritti dal 1° gennaio 2019 hanno diritto al bonus di 600 euro per le partite Iva. Cassa Forense ribadisce che non ci saranno discriminazioni.

Avvocati, anche per i neo-iscritti bonus 600 euro

Circa la metà degli avvocati iscritti all’albo (oltre 130mila su 243mila totali) ha fatto domanda per avere il bonus di 600 euro. Tra questi moltissimi giovani avvocati che, in un primo momento, temevano di essere esclusi dal beneficio economico.

Questo perché il decreto interministeriale prevede tra i requisiti per ottenere il bonus la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2018, cosa che, di conseguenza, esclude gli avvocati che hanno perfezionato l’iscrizione all’albo nel biennio 2019-2020. Un paradosso bello e buono, dato che sono proprio i professionisti più giovani a subire le conseguenze più gravi della crisi causata dal virus.

A questo dubbio ha risposto Cassa Forense: il bonus di 600 euro è esteso anche agli avvocati che risultano iscritti dal 1° gennaio 2019, come ha poi confermato anche l’AIGA (qui sotto il comunicato stampa in allegato).

Sì al bonus 600 euro anche per i giovani avvocati

Non ci saranno discriminazioni sul beneficio stabilito dal decreto Cura Italia per le partite Iva. Quindi anche gli avvocati più giovani, da poco iscritti all’albo, ne hanno diritto, esattamente come i colleghi più anziani che rientrano nei requisiti di fatturato.

Il dubbio era stato sollevato dall’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) che si è subito mobilitata per chiedere spiegazioni a Cassa Forense e dare risposte immediate ai moltissimi avvocati neo-iscritti che, ancor più degli altri, hanno bisogno del bonus.

I chiarimenti sono arrivati domenica scorsa, e confluiti nel comunicato stampa (qui allegato):

AIGA: comunicato bonus iscritti 2019-2020
Clicca qui per aprire e scaricare il pdf

L’erogazione del beneficio è assicurata per coloro che risultano iscritti all’albo degli avvocati tra il 2019 e il 2020. Quindi le domande presentate sono valide a tutti gli effetti e saranno prese in carico entro la settimana, seguendo il criterio cronologico e fino ad esaurimento dei fondi stanziati dal Governo.

Ma c’è di più, in vista del nuovo decreto aprile, con le misure economiche e gli ammortizzatori da attuare nella fase 2, non si esclude che il beneficio possa passare da 600 a 800 euro, così come ha dichiarato nei giorni scorso la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

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