Potrebbe essere iniziato un nuovo rally rialzista per i metalli ferrosi. Ecco lista e prospettive delle singole aziende di estrazione e produzione di materie prime con più opportunità nel 2015.
Dopo il “bear” market dei prezzi delle materie prime nella seconda metà del 2014, un trend che è stato parallelo a quello dei prezzi del petrolio, potrebbe essere iniziato un nuovo rally rialzista per i metalli ferrosi.
Un rialzo che si profila un ottima opportunità per chi voglia trarre profitto del rally dei finanziari e industriali del 1° trimestre 2015 e attuare una interessante rotazione settoriale.
Potremmo approfittare investendo in questo settore sia direttamente (con gli ETF) sia indirettamente, acquistando aziende che operano in questo settore.
Prezzo del rame per consegna a giugno 2015 - andamento negli ultimi 12 mesi
La motivazione di fondo che mi spinge a consigliare un accumulo sul settore delle materie prime è la crescita mondiale, che è stata rivista al rialzo nell’ ultimo Word Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale uscito ad Aprile.
Una crescita che sarà trainata nel 2° semestre dai paesi emergenti quali Cina e India, ma anche da USA ed area Euro, grazie alla accondiscendenza di banche centrali come Fed e BCE che manterranno bassi i tassi di interesse per tutto il 2015.
Investire sulle materie prime: su quali strumenti finanziari?
Innanzitutto, come dicevo, mi viene in mente una serie di ETF abbastanza liquidi quotati sulla Borsa Italiana (per esempio guardatevi il ticker AIGC oppure EIMT) e poi anche una serie di ETC specifici su metalli industriali, tutti costruiti con portafogli sistetici di posizioni in derivati.
Per chi invece ha il gusto di scommettere su singole aziende allora non c’è che l’imbarazzo della scelta. Eccone alcune.
VALE SA (VALE): uno dei più grossi produttori di ferro al mondo, ma anche manganese, nickel, alluminio e rame.
Capitalizza 39 mld di dollari. A fine luglio 2014 quotava 14 dollari, ora quota 8,10.
BHP Billiton (BLT): quotato sia a Londra che a Sidney, capitalizza 87 mld di sterline e a fine luglio quotava oltre le 20 sterline, mentre oggi ne vale 15,80.
Colosso mondiale del carbone, rame ed alluminio, ma anche di petrolio e gas. Uno dei titoli da me preferiti per puntare sia sul rialzo del petrolio che su quello delle materie prime da qui alla fine del 2015. Ha un P/E di 12x e un dividend yield di 5%.
RIO TINTO (RIO): specializzato nella produzione di rame, alluminio, carbone e oro, ma anche uranio e manganese. Capitalizza 55 mld di sterline e ha un P/E di 13x. A metà agosto quotava 35 sterline, ora ne vale 29,80. Ha una resistenza molto forte a 32 sterline, superata la quale potrebbe aspirare di nuovo al raggiungimento delle 35 sterline suddette.
VEDANTA RESOURCES (VED): media società indiana quotata a Londra. Capitalizza 1,7 mld di sterline e si specializza nella produzione di zinco, ferro, rame, ma anche argento e piombo, e giacimenti in Africa, India e Australia. Non è molto redditizia, ma la segnalo perché potrebbe essere una preda nell’ambito di eventuali processi di fusioni e acquisizione in questo settore.
Valeva agli inizi di giugno 2014 11,7 sterline, ora ne vale 6,46.
GLENCORE (GLEN): Azienda con sede in Svizzera, si occupa non solo di trading e di esplorazione di metalli ferrosi, ma anche di commodities agricole ed energetiche (petrolio, gas, carbone).
Capitalizza 41mld di sterline, ha già fatto un bel rimbalzo dai minimi di 2.44 sterline del 15 gennaio, oggi vale 3,15 sterline, ma ha un dividend yield di 3,8% un debito/assets di 33% e credo che possa agevolmente ritornare ai suoi massimi di 3,7 sterline della fine di luglio 2014
Tuttavia, come per il settore petrolifero, gli acquisti nel settore delle materie prime vanno effettuati seguendo sempre il sano principio della diversificazione, cioè con moderazione ma comunque attendendo con pazienza i risultati di una tale strategia. Almeno sino alla fine del presente anno.
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