Le azioni Amazon accelerano a Wall Street alla notizia di un frazionamento azionari in arrivo: l’idea di uno split delle azioni dopo oltre 20 anni ha entusiasmato i trader. Di cosa si tratta?
Amazon in rally a Wall Street: le azioni della società guadagnano il 7% nel trading esteso.
Il motivo è la dichiarazione di mercoledì 9 marzo che il suo consiglio di amministrazione ha approvato uno split di 20 per 1 delle azioni ordinarie del gigante dell’e-commerce e ha autorizzato un piano di riacquisto da 10 miliardi di dollari.
Il frazionamento azionario potrebbe rendere il colosso più appetibile e facilitare l’aggiunta al blue chip del Dow Jones Industrial Average, oltre ad attirare maggiormente gli investitori interessati al titolo.
Cosa significa, quindi, lo split azionario di Amazon?
Amazon festeggia lo split azionario: cosa c’è da sapere
Quello annunciato sarà il primo frazionamento azionario di Amazon dal 1999 e darà agli investitori 19 azioni aggiuntive per ogni azione che detengono.
Le negoziazioni in base al nuovo prezzo delle azioni inizieranno il 6 giugno.
Lo split azionario di Amazon è simile a quello annunciato dalla società madre di Google Alphabet il mese scorso. Diversi colossi a mega capitalizzazione come Apple, Tesla Nvidia hanno diviso le proprie azioni dal 2020.
Le azioni di Amazon, che mercoledì hanno chiuso a $ 2.785,58, sono quasi raddoppiate negli ultimi due anni, quando la domanda sia per l’attività di e-commerce che di cloud computing è aumentata sulla scia della pandemia.
“Questa divisione darebbe ai nostri dipendenti una maggiore flessibilità nel modo in cui gestiscono il proprio capitale in Amazon e renderebbe il prezzo delle azioni più accessibile per le persone che desiderano investire nell’azienda”, ha affermato un portavoce del colosso.
Da ricordare, che il titolo ha guadagnato il 4.579,2% dall’ultima divisione delle azioni Amazon nel 1999.
Il frazionamento azionario potrebbe rendere il gigante di Bezos più richiesto tra i trader e farlo entrare tra le blue chip del Dow Jones Industrial Average, che evita le società con prezzi per azione elevati poiché non è ponderato sul valore di capitalizzazione.
Ad esempio, Apple ha diviso le sue azioni 7 a 1 nel giugno 2014, spingendo i prezzi per azione da oltre $600 a circa $100; meno di un anno dopo, è stata aggiunta all’indice blue-chip .
Le azioni Amazon hanno chiuso mercoledì a $ 2.785,58. Se quel prezzo fosse diviso equamente per 20, scenderebbe a circa $139,28.
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