In attesa dei dettagli sulla terza tranche di TLTRO l’analisi tecnica suggerisce buoni spunti operativi su Intesa Sanpaolo
Inizio di seduta poco mosso su Intesa Sanpaolo, che ha aperto la seduta in leggero lap up in area 2,18 euro.
Gli operatori rimangono alla finestra, concentrati sulla conferenza stampa della BCE, prevista per le 14:30 di oggi.
Il mercato si attende l’annuncio di una nuova misura espansiva, probabilmente una nuova tranche di TLTRO, ipotesi che consentirebbe alle banche, soprattutto le italiane, di rifinanziare le precedenti TLTRO in scadenza nel 2020 (clicca qui per approfondire).
Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In questo contesto le banche italiane hanno registrato movimenti rialzisti importanti che hanno migliorato notevolmente la struttura tecnica di Borsa. Fra queste Intesa Sanpaolo.
Graficamente, in un giorno così importante per il mercato azionario europeo, i corsi di Intesa Sanpaolo sono ad un fondamentale test tecnico con la resistenza dinamica di lungo periodo ottenuta con il modello di massimi decrescenti partito il 21 maggio 2018 (trendline in blu nel grafico). Nelle stesse aree si trova in transito un altra resistenza dinamica molto importante, ossia la media mobile semplice a 200 giorni (SMA 200).
Nelle scorse sedute, le quotazioni della banca sono riuscite ad uscire dalla fase di congestione che durava dalla seconda metà di ottobre dello scorso anno. Questa indicazione è senza dubbio positiva per i prezzi, che una volta rotta la resistenza citata prima potrebbero puntare alla chiusura del gap down del 28 settembre 2018 a 2,3351 euro.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative di medio periodo su Intesa Sanpaolo
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Vista la struttura tecnica positiva, si potrebbero utilizzare le indicazioni dell’analisi tecnica per valutare strategie di matrice long in caso di ritorno dei prezzi verso la linea di tendenza di breve periodo che transita a 2,153 euro. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto a 2,056 euro mentre l’obiettivo principale a 2,332 euro. Un target più ambizioso sarebbe invece identificato a 2,42 euro.
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