Le azioni MPS ieri sono state travolte da una nuova ondata di vendite generate dalle parole di Draghi, dalle minute BCE e dai timori sui NPL.
Brutta chiusura quella della seduta di ieri delle azioni MPS che hanno lasciato sul terreno l’8,09% a quota 0,4361€. In attesa dell’apertura della Borsa Italiana, le azioni MPS in asta registrano un +2,5% mentre ieri in afterhour hanno guadagnato il +1,73%. La seduta scorsa è stata molto pesante per il Ftse Mib, tornato sotto quota 17.000 punti, appesantito dall’andamento del comparto bancario.
I timori sullo stato di salute del sistema, gli aumenti di capitale di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, i minute della BCE e la diffidenza sulla gestione dello smaltimento dei crediti deteriorati hanno scatenato un’ondata di vendite sull’intero comparto. Le azioni MPS, come di consueto, amplificano il movimento visto che permane l’incertezza di un nuovo aumento di capitale.
Azioni MPS: seduta di ieri in forte ribasso, pesano BCE, Draghi e questione NPL
Giornata rosso fuoco quella di ieri delle azioni MPS e dell’intero comparto italiano. Il titolo della banca toscana si sta riavvicinando ai pericolosi minimi assoluti toccati un mese e mezzo fa in occasione del sell-off sul comparto bancario europeo.
La scorsa seduta è stata caratterizzata da un’ondata di vendite per via di alcuni fattori che hanno generato nuove incertezze sugli investitori.
Il primo motivo è stato l’intervento del presidente della BCE, Mario Draghi, e i verbali della riunione di marzo dell’istituto centrale europeo.
Il presidente ha messo in luce i rischi di shock che incombono sull’Eurozona mentre dalle minute è emerso che i membri del board hanno discusso su eventuali futuri tagli dei tassi di interesse e di deposito.
Questo ha alimentato le paure sul settore bancario che potrebbe vedersi erodere ulteriormente i profitti in caso di tassi ancor più bassi.
Il capo economista della BCE, Peter Praet, in questo senso ha lanciato l’allarme sostenendo che con tassi negativi per un lungo periodo (2-3 anni) le banche rischiano di vedere modificato in negativo il loro business model.
Oltre alla BCE, sul comparto italiano pesano gli interventi delle banche sane a garanzia delle ricapitalizzazioni di Veneto Banca e Popolare di Vicenza che aumentano l’esposizione al rischio degli istituti coinvolti.
Il governo ha come priorità la risoluzione di questi due casi nel breve periodo mentre per il medio termine l’obiettivo, insieme alla BCE, è di dare una mano agli istituti più in difficoltà in merito ai NPL.
Azioni MPS: alcune banche italiane sono a rischio - Hammer Partners
Gli esperti di Hammer Partners concordano con questa visione e stimano che in media il settore bancario italiano necessiti di €18,8 miliardi di accantonamenti per perdite su crediti al netto delle tasse, ossia 2,14 volte la somma dell’utile netto del settore nei prossimi 2 anni.
Gli analisti della casa d’affari aspettano maggiori chiarimenti dalle banche in occasione della stagione delle trimestrali, comunicando la lista degli istituti più a rischio.
Per Hammer Partners, Unicredit potrebbe erodere una cifra pari a 1,24 volte l’utile netto atteso 2016-2017, Intesa rischia sul dividendo (la stima della casa d’affari el 62% di payout potrebbe essere rivista a ribasso. Le altre banche a rischio per Hammers Partners sono MPS, Banco Popolare e BPM mentre gli esperti preferiscono Mediobanca su cui pongono il rating buy.
Azioni MPS: analisi tecnica su base daily
La situazione grafica delle azioni MPS è molto deteriorata. Le medie mobili sono incrociate pesantemente a ribasso ed il titolo sembra che si stia avviando al fatidico test dell’area di 0,42€, come ipotizzato nell’ultima analisi.
L’abbandono del supporto psicologico offerto dalla media mobile di breve periodo, ha dato il via al nuovo pesante ribasso delle azioni MPS. I volumi di discesa di ieri sono stati più elevati della seduta precedente ed in linea con quelli degli ultimi cali.
Gli indicatori tecnici sono piuttosto deboli con il MFI in netta area di ipervenduto, dalla quale non sembra dare cenni di fuoriuscita, ed il RSI che si trova poco al di sopra di tale zona puntando ad entrarvici.
Vista la situazione, è probabile che le azioni MPS tentino un test del supporto posto sul livello dei minimi assoluti. Se il livello dovesse reggere, il titolo della banca senese potrebbe a quel punto cercare di riapprocciare la media di breve. Se invece il supporto non dovesse tenere, la discesa potrebbe arrivare anche al di sotto dei 0,3€.
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