Azioni MPS: nuovi minimi storici con dichiarazioni Merkel. Pericolo discesa a €0,3

Livio Spadaro

29/06/2016

Le azioni MPS hanno registrato nella seduta odierna nuovi minimi storici in scia delle dichiarazioni di Angela Merkel sulla situazione italiana. Cosa aspettarsi?

Azioni MPS: nuovi minimi storici con dichiarazioni Merkel. Pericolo discesa a €0,3

Le azioni MPS nella seduta odierna hanno segnato un minimo storico a quota €0,3866 a seguito delle esternazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel riguardo la situazione del comparto bancario italiano.

La Merkel ha reso noto che la Germania non è favorevole all’ipotesi di aiuto pubblico del sistema creditizio italiano per il quale si rende necessario l’utilizzo delle nuove normative europee entrate in vigore nel mese di gennaio.

Dello stesso avviso il membro della BCE, Benoit Coeure, il quale ha appunto dato seguito alle dichiarazioni rilasciate dal cancelliere tedesco. In linea generale, sulla notizia delle esternazioni tedesche, l’intero comparto bancario ha subito una nuova ondata di vendite con alcuni titoli in particolare difficoltà come BPER, Ubi banca, Unipol e appunto MPS.

Il governo starebbe pensando anche a varare un Atlante 2 o a ricapitalizzare quello già esistente ma sembra che l’operazione non trovi il consenso degli attuali finanziatori date le dichiarazioni del CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina.

Azioni MPS: nuovi minimi in scia dichiarazioni Merkel

Le azioni di Montepaschi nella sessione odierna di Borsa Italiana hanno registrato il minimo storico di prezzo a quota €0,3866 a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dal cancelliere tedesco Angela Merkel.

La Merkel ha dichiarato che la Germania non sarebbe favorevole all’intervento pubblico da €40 miliardi per ricapitalizzare le banche italiane più in difficoltà vista l’esistenza di nuove normative europee a cui fare riferimento.

Il bail-in dunque rischia di essere per i partner europei la via di risoluzione per gli istituti di credito italiani in difficoltà. La nuova normativa europea prevede infatti che prima di un’iniezione pubblica di liquidità si passi prima per la risoluzione interna a scapito di risparmiatori e creditori.

Le dichiarazioni della Merkel hanno avuto seguito anche da parte del membro della BCE, Benoit Coeure, il quale ha dichiarato di non essere favorevole alla sospensione della normativa sul bail-in.

Questa serie di notizie ha fatto in modo che si scatenassero le vendite sui titoli delle banche ritenute più deboli dal mercato come Ubi banca, Unipol, BPER, BPM, Banco Popolare, MPS e Unicredit.

Azioni MPS: ad Intesa contro intervento pubblico e ricapitalizzazione Atlante

Nel corso della seduta di oggi si sono verificate infatti numerose sospensioni per eccesso di ribasso con BPM che al momento in cui si scrive è stata sospesa dalle contrattazioni. In questi giorni, oltre all’ipotesi di intervento pubblico, si era parlato anche di ricapitalizzare il fondo Atlante o di creare un Atlante 2 ad hoc.

Dalle dichiarazioni dell’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, emergono però indicazioni che portano ad escludere queste ipotesi di stampa. Messina ha in primis espresso la sua perplessità ad un intervento pubblico, ritenendo che il fondo Atlante debba agire sui crediti in sofferenza che andrebbero acquistati a prezzo di carico dalle banche in crisi.

L’ad ha poi proseguito dichiarando che la banca torinese non è intenzionata a partecipare ad aumenti della dotazione di Atlante, facendo così tramontare le ipotesi sopra elencate.

Azioni MPS: analisi tecnica di breve periodo

Dopo lo shock Brexit e la confusione attuale sui metodi di intervento sul comparto, cosa aspettarsi dalle azioni MPS? Dall’analisi grafica emerge un quadro piuttosto ribassista con le medie mobili di periodo tutte incrociate in maniera negativa il che suggerisce ribassi per il breve, medio e lungo periodo.

Il titolo della banca senese ha rotto il supporto visto a quota €0,42 con volumi elevati, il che suggerisce la bontà della rottura in negativo. Gli indicatori tecnici segnalano la persistenza di debolezza visto il movimento poco al di sopra dell’area di ipervenduto del RSI così come del MFI.

Il nuovo minimo di oggi indica, insieme al contesto analizzato, la prosecuzione del ribasso nelle prossime sedute. Dato che al di sotto degli attuali livelli non sono presenti livelli storici di prezzo su cui poter dare indicazione di target, l’ipotesi è che un target di fondo possa essere quota €0,3 calcolata sulla base del differenziale tra il livello odierno rotto e quello precedente in area €0,54.

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