Le azioni di banca MPS hanno quasi azzerato il forte guadagno conseguito alla fine di Gennaio. E’ possibile che le quotazioni tornino a testare il minimo a 0,498€?
Le azioni di Banca MPS nel giro di una settimana hanno quasi azzerato il forte rialzo della settimana scorsa, nel quale il titolo della banca senese aveva guadagnato oltre il 40%, allontanando così le preoccupazioni degli investitori. Le incertezze che aleggiano sul sistema bancario italiano, aumentate dal mancato aggiornamento di dettagli sulle modalità di smaltimento dei crediti deteriorati che in questo modo fa crescere la speculazione ribassista sui titoli bancari italiani.
La situazione per MPS si fa delicata, dopo il mancato accordo tra Ubi e BPM per la fusione che avrebbe coinvolto così MPS e il diniego di intervento da parte di Poste Italiane. Nuove indiscrezioni di stampa vorrebbero che l’istituto senese possa venire “spezzettato” per consentire una vendita delle varie filiali sparse sul territorio italiano.
Azioni MPS: quasi azzerato il rimbalzo di fine Gennaio
Altra giornata pesante per il titolo di banca Montepaschi che al momento si trova sospeso dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. Le azioni della banca senese registrano un passivo teorico del -6,75% che, insieme ai ribassi dei giorni scorsi, sta per annullare il forte rialzo della settimana scorsa nel quale il titolo aveva guadagnato oltre il 40%.
Le incertezze createsi sulla modalità di smaltimento dei crediti deteriorati detenuti dalle banche italiane stanno alimentando nuovamente la speculazione ribassista sulle azioni degli istituti di credito italiani. Il titolo di MPS è quello più bersagliato dai sell-off causati principalmente dalle perplessità di investitori e risparmiatori sul futuro dell’istituto toscano.
Recentemente infatti è svanita l’ipotesi di accordo che vedeva protagoniste Ubi banca e BPM. Da tale trattativa sarebbe potuto nascere uno spiraglio per banca Montepaschi, che sarebbe stata coinvolta nel valzer delle fusioni tra banche italiane.
Anche l’altra ipotesi che si era fatta avanti, relativa ad un intervento di Poste Italiane e Cassa Depositi e Presiti, è svanita dopo la smentita di ogni coinvolgimento da parte della società postale italiana.
I conti dell’istituto di credito toscano non hanno convinto gli investitori visto l’ingente ammontare di crediti deteriorati iscritti in bilancio che tendono a diminuire in lenta progressione. Inoltre, più analisti hanno sottolineato come i dati di bilancio dell’istituto di Siena non siano stati poi così sorprendenti.
MPS: ipotesi spezzatino delle filiali
Sta prendendo piede quindi, secondo indiscrezioni di stampa, l’ipotesi di uno “spezzatino” per la banca toscana. Secondo tali fonti giornalistiche, i pretendenti all’acquisto di MPS sarebbero molto interessati agli sportelli dell’ex Antonveneta e della Banca Agricola Mantovana, inglobati da MPS qualche anno fa.
La localizzazione di questi sportelli starebbe ingolosendo diversi istituti tra cui proprio Ubi, vista la vicinanza geografica di queste filiali alle sedi di Ubi banca.
Invece, non sembra esserci particolare interesse per l’altro pezzo della banca che riguarda le filiali di Siena e provincia nelle quali sarebbe concentrata la parte maggiore dei crediti deteriorati.
Su questa parte di banca, Ubi non sarebbe interessata mentre si fa avanti l’ipotesi di un intervento di Intesa San Paolo (Unicredit ha già declinato ogni interesse). Sembra che su tale fronte, se ne potrà sapere di più dopo il rinnovo del consiglio di gestione di Intesa che avverrà nella giornata di Venerdì.
Azioni MPS: analisi grafica di breve periodo
La situazione grafica delle azioni MPS è gravemente compromessa. Il quadro generale è fortemente ribassista e al momento non indica un possibile rimbalzo del titolo della banca toscana.
Il primo livello di supporto è quello fissato dalla linea orizzontale viola che corrisponde ai minimi toccati il 20 Gennaio scorso a 0,498€.
Questo supporto sembra essere abbastanza resistente e potrebbe reggere al nuovo urto delle vendite che si vanno accumulando questi giorni. Molto dipenderà anche dall’andamento dell’indice Ftse Mib, pesantemente colpito dalla speculazione a ribasso sui titoli bancari italiani.
Gli indicatori tecnici non suggeriscono al momento una fase di rimbalzo, rimanendo deboli in zona di ipervenduto pur non essendovi ancora entrati, lasciando spazio quindi ad una prosecuzione del ribasso. Le medie mobili sono girate tutte a ribasso, indicando così una discesa nel breve, medio e lungo periodo.
I volumi di vendita sono sostenuti, dando così ulteriore forza al quadro ribassita anche se è possibile che i pezzi scambiati non superino i volumi dei giorni scorsi, il che lascerebbe pensare ad un allentamento della forza di vendita.
Con questo quadro tecnico è presumibile che le azioni MPS tenteranno un nuovo test a quota 0,498€. Si avverte nuovamente del rischio dell’investimento e della forte volatilità insista sul titolo, è bene quindi approcciarsi con cautela ad un’eventuale operazione sulle azioni MPS.
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