Azioni Mediaset in perdita oggi a Piazza Affari. La società del gruppo Digitalia ’08 ha siglato un accordo con Dazn per la pubblicità. Di cosa si tratta? Il titolo, intanto, cade.
Le azioni Mediaset scambiano in territorio negativo oggi in Borsa: il titolo perde oltre l’1% a metà mattina.
Non sta giovando, quindi, l’annuncio di un accordo tra Dazn e la società Digitalia ’08, facente parte del gruppo Berlusconi, per la pubblicità del campionato di Serie A.
In realtà, gli analisti restano positivi sulle prospettive per l’azienda milanese. Intanto, alle ore 12.14 le azioni Mediaset cedono l’1,19%.
Azioni Mediaset in perdita: cosa prevede l’accordo con Dazn?
Il titolo Mediaset va in rosso e non festeggia l’ultima novità in tema di accordi e business.
Nel dettaglio, nella giornata del 17 giugno, a scambi chiusi, è stato reso nota l’intesa tra Dazn e Digitalia ’08 - del gruppo Mediaset - per la raccolta pubblicitaria durante le partite del campionato di serie A 2021-2024.
La società di casa Berlusconi è esperta nel settore e ha già operato nella vendita di pubblicità per i più prestigiosi campionati sportivi, tra i quali: Serie A Tim 2008-2018, Serie BKT 2011-2015, Champions League 2008-2018, Uefa Europa League 2009-2015.
La raccolta pubblicitaria in ambito sportivo è un campo molto attraente per chi opera nel settore. Per questo, Digitalia ’08 conta di poter offrire servizi esclusivi alle aziende collaborando con Dazn Media.
L’accordo dovrebbe contemplare un minimo annuo garantito di 90 milioni di euro per Mediaset. Le azioni restano in calo, seppure in recupero e perdono lo 0,90% alle ore 12.28.
Quali previsioni per Mediaset?
Malgrado il titolo in rosso, gli analisti prevedono margini per Mediaset dopo questo accordo.
Banca Akros, come riportato da Milano Finanza, ha sottolineato che l’effetto sull’ebit consolidato potrebbe essere del 2%.
Bestinver Securities ha messo in evidenza come l’accorda abbia la potenzialità di far crescere i ricavi pubblicitari Mediaset nel periodo 2021-2023 senza alti costi.
In generale, le stime sono una buona marginalità dalla raccolta pubblicitaria.
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