La Cdp ha convocato un’assemblea straordinaria per approvare un adc da €2,93 mld riservato al Tesoro. Così il 35% di Poste passerà alla Cassa e il resto finirà sul mercato.
La Cassa Depositi e Prestiti ha convocato l’assemblea degli azionisti per richiedere l’approvazione di un aumento di capitale per €2,93 miliardi riservato al Tesoro. L’aumento sarà da liberarsi con il conferimento del 35% della quota detenuta di Poste Italiane dal ministero. Confermate così le indiscrezioni di stampa che parlavano di una cessione di parte della quota a Cdp da parte del ministero dell’Economia. Tale mossa è propedeutica per un futuro collocamento sul mercato della restante parte della quota di Poste in pancia a via XX settembre.
Le azioni di Poste Italiane al momento sembrano non gradire la novità, visto che nei primi minuti di scambi registrano un -1,24% pari ad un prezzo di €6,76. Il futuro collocamento potrebbe infatti creare un rischio di overhang sul titolo, facendo di conseguenza scendere le quotazioni. Tuttavia, gli esperti di Equita Sim reputano che l’operazione di conferimento a Cdp creerà sinergie sugli investimenti nel lungo periodo.
Azioni Poste Italiane: Cdp riceverà il 35% dal Tesoro, il 29,7% andrà sul mercato
I rumors circolati nei giorni scorsi riguardo ad un possibile conferimento del 35% della quota di Poste Italiane detenuta dal Tesoro a Cassa Depositi e Prestiti trova finalmente conferma. Il cda di Cassa ha convocato l’assemblea degli azionisti che si terrà per approvare un aumento di capitale da €2,93 miliardi, sovrapprezzo incluso, riservato al ministero dell’Economia. Il prezzo di cessione è di €6,75 cum dividendo o €6,4 ex-dividendo.
L’aumento sarà da liberarsi con il conferimento del 35% di Poste Italiane da parte del Tesoro in favore di Cdp. In questo modo, la Cassa Depositi e Prestiti potrà contare su un rafforzamento patrimoniale (patrimonio che oggi vale €19 mld) che permetterà di perseguire gli obiettivi del piano industriale. Piano che prevede l’impiego di €160 miliardi in 5 anni.
L’obbligo di Opa è stato escluso dallo stesso ministero il quale ha reso noto che la quota conferita a Cdp continuerà comunque ad essere gestita dal ministero dell’Economia. Il conferimento di Poste alla Cassa ha anche l’obiettivo di rafforzare la prima dato che vende prodotti emessi dalla Cdp il cui contratto è in scadenza nel 2019.
Il Tesoro in un secondo momento piazzerà poi sul mercato il restante 30% rimasto in modo da diluire le fondazioni nell’azionariato di Cassa Depositi e Prestiti che comunque dovrebbero mantenersi a poco più del 16%. Sull’operazione si era espressa ieri Equita Sim e a questo link è possibile approfondire l’opinione degli esperti.
Azioni Poste Italiane: collocamento sul mercato potrebbe accelerare - Icbpi
Icbpi conferma il prezzo obiettivo di €7,6 e rating buy ma avverte della possibilità che il collocamento sul mercato della quota di Poste di proprietà del Tesoro potrebbe subire un’accelerata. Gli esperti della casa d’affari ritengono che il passaggio a Cdp non modifichi le politiche commerciali e il pricing del servizio di raccolta del gruppo postale.
Gli analisti hanno confermato rating e target price anche alla luce della performance commerciale positiva di Poste nel primo trimestre 2016 in relazione alla nuova produzione del business Vita e dei conti correnti di clienti privati.
Azioni Poste Italiane: analisi tecnica di breve periodo
In attesa di ulteriori dettagli, le azioni di Poste Italiane si sono portate sulla quotazione di €6,75 pari ad il prezzo di cessione cum dividendo. È possibile che il titolo scenda al di sotto di tale soglia portandosi sulla media mobile di breve periodo a quota €6,7.
Da valutare gli ulteriori dettagli dell’operazione di conferimento a Cdp, per il momento il titolo di Poste dovrebbe rimanere intorno alla quotazione di €6,75.
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