La CDP potrebbe vendere il suo 50% in Open Fiber in cambio di azioni Telecom Italia.
In arrivo una fusione tra Tim e Open Fiber? L’ipotesi rilanciata da “Il Messaggero” piace agli operatori e sta spingendo le azioni Telecom Italia a Piazza Affari.
A poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, le azioni TIT passano di mano a 0,446 euro, +1,8% sul dato precedente.
Rispetto a tre mesi fa le azioni Tim segnano un calo del 18,5% mentre rispetto a un anno fa il saldo è negativo per circa 40 punti percentuali.
TIM-CDP: sottoscrizione di aumento di capitale?
Secondo quanto riportato dal giornale, la Cassa Depositi e Prestiti sarebbe pronta a vendere a Tim il suo 50% in Open Fiber.
L’operazione avverrebbe tramite la sottoscrizione da parte della Cassa di un aumento di capitale riservato.
TIM-CDP: Cassa al 20-25% del capitale
Con una valutazione della quota in Open Fiber di 1 miliardo, la CDP porterebbe la partecipazione dall’attuale 9,9% al 20-25%.
In un secondo momento, il colosso delle tlc integrerebbe la propria rete con Open Fiber.
L’operazione prospettata dalla testata capitolina permetterebbe la nascita di un operatore unico nazionale dell’infrastruttura della banda larga.
Enel, a cui fa riferimento il restante 50% di Open Fiber, manterrebbe la sua quota.
TIM-CDP: notizia positiva per analisti
Per gli analisti di Websim, la notizia è positiva. “La valorizzazione di Open Fiber è ancora da definirsi, tuttavia, l’ipotesi del Messaggero sembra ragionevole” anche se “non è del tutto chiaro come la nuova società della rete possa risultare un operatore indipendente”.
Le quote nel capitale “dipenderanno da quanto debito Tim sposterà nel veicolo, un altro punto importante della trattativa in corso”.
Su Tim la valutazione di Websim è “molto interessante” con target fissato a 0,67 euro.
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