Scadono oggi i derivati su indici e azioni: a Piazza Affari primeggia Tod’s (+11,7%), che continua la volata e arriva a scambiare sui massimi di oltre quattro anni.
È il giorno delle quattro streghe per i mercati finanziari, e cioè della scadenza di una montagna di opzioni e futures su indici e azioni, come ogni terzo venerdì dell’ultimo mese di un trimestre. Tra rolling e chiusure di posizioni il mercato finisce spesso per surriscaldarsi, e a Piazza Affari, dove buona parte delle società del listino principale sono finite in rosso, è soprattutto Tod’s a capitalizzare la ricalibratura delle strategie da parte degli investitori.
Le azioni del brand marchigiano, al momento della scrittura, scambiano a 62,9 euro, in rialzo dell’11,7% dalla chiusura di ieri. Per il Gruppo di Diego Della Valle si tratta di un filotto di sei sedute in territorio positivo, che porta il titolo sui massimi di oltre quattro anni.
Azioni Tod’s ancora in rally: +11%
Le azioni TOD continuano a cavalcare l’aumento della partecipazione nel capitale fino al 10% da parte di Lvmh, il mega consorzio del lusso che lo stesso Della Valle ha indicato come l’unica destinazione possibile in caso di passaggio di mano della proprietà. M&A che comunque non avverrà a stretto giro, come confermato a maggio dallo stesso patron di Tod’s, intento a rimanere ancora al timone.
Del resto, i conti del primo trimestre – balzo del 17% dei ricavi per i brand della scuderia, Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay – non mettono fretta, soprattutto dopo che le previsioni sulla crescita del fatturato di Chanel hanno aperto ad un forte rimbalzo del segmento moda entro la fine dell’anno. Tod’s può contare anche su alcuni colpi azzeccati come la nomina di Chiara Ferragni nel Cda, +200 milioni di euro di market cap in una settimana, o quella della maxi-star di Weibo Xiao Zhan a portavoce del marchio in Cina.
Boom a Piazza Affari nel 2021
La striscia dei guadagni, dunque, si allunga, con Tod’s che sul Ftse Mib scambia ora in rialzo del 127,9% su base year-to-date e del 144,7% anno su anno. Un andamento che si spiega certamente con l’affaire Lvmh e con il sodalizio stretto con Chiara Ferragni, ma che risulta comunque oltre le aspettative in un anno in cui il luxury ha pagato le congiunture negative della pandemia e il conseguente aumento generalizzato della propensione al risparmio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA