Le azioni Vodafone aprono la settimana con un -4% dopo la fine delle trattative con Liberty Global per lo scambio di asset. Il colosso britannico dei cavi non chiude la porta.
Apertura della settimana negativa per le azioni Vodafone, che sono arrivate a perdere oggi il 4% del valore in seguito alla diffusione della notizia secondo la quale si sarebbero concluse con un insuccesso le trattative con Liberty Global.
Durante i quattro mesi di colloqui, Vodafone e Liberty Global hanno cercato un accordo per lo scambio di asset e per la condivisione di strategie che avrebbero permesso alle due aziende britanniche di estendere il proprio raggio d’azione e poter ampliare l’offerta ai pacchetti tariffari comprendenti telefonia fissa, mobile, banda larga e televisione via cavo, che si stanno già diffondendo tra la concorrenza.
L’insuccesso delle trattative non è stato visto di buon occhio dagli investitori e le azioni Vodafone hanno subìto questa mattina un brusco calo, dal momento che per la seconda azienda di telefonia mobile al mondo questa era vista come l’opportunità per ridurre la sua dipendenza dal settore telefonico. La telefonia, infatti, presenta in Europa margini di profitto notevolmente in calo rispetto a pochi anni fa, data l’elevata concorrenza.
D’altro canto, le incertezze circa la convenienza dell’accordo tra Vodafone e Liberty Global erano ancora troppe e per ora il capitolo è stato chiuso, ma non è detto che le trattative possano riprendere in futuro.
Vodafone, niente accordo con Liberty Global; la reazione dei mercati
Le azioni Vodafone sono arrivate questa mattina a perdere il 4% del proprio valore e stanno testando ora un’area di supporto chiave tra 209 e 210.
Dallo scorso anno, questo si è rivelato un supporto molto forte dal quale il prezzo è sempre ripartito prontamente. Qualora si ripetesse uno scenario simile, non è escluso che il titolo possa ripartire per un trend positivo fino ai target di 220, 230 e 235. Se la notizia invece farà in modo che la violazione del livello 210 sia confermata, potremmo rivedere il titolo attorno alle quotazioni di 200 e 190.
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