La proposta avanzata dal neo Ministro della salute Roberto Speranza è finalizzata ad aumentare il finanziamento al sistema sanitario. Equita Sim evidenzia le possibili ricadute negative sul conto economico delle banche
La squadra dei nuovi ministri del governo Conte bis nato dall’alleanza fra PD e M5S è già al lavoro.
Il nuovo Ministro della salute Roberto Speranza starebbe preparando - come riporta La Stampa - un disegno di legge che prevedrebbe di limitare all’82% (dall’attuale 100%) la deducibilità degli interessi passivi per banche, assicurazioni e fondi di investimento.
L’obiettivo del Ministro è quello di portare a 4 miliardi di euro il finanziamento al sistema sanitario, secondo uno schema che era stato già presentato lo scorso anno. La limitazione alla deducibilità degli interessi passivi era già stata introdotta nel 2004 e successivamente eliminata in quanto scarsamente razionale.
Se la proposta dovrebbe prender forma e poi concretizzarsi sarebbe negativa per il settore bancario, già ampiamente depotenziato dalla pressione sui margini d’intermediazione esercitata dall’ecosistema di tassi d’interessa bassi o sotto zero che si è sviluppati in questi anni di politiche monetarie ultra espansive.
Secondo gli analisti di Equita Sim una misura del genere avrebbe un impatto negativo per il -4% sugli utili del 2020. Le più colpite – sempre secondo gli analisti – potrebbero essere proprio le banche di più piccola dimensiona provenienti dal sistema delle popolari, in primis ad esempio vengono citate il Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio, che vedrebbero gli utili limati di un 8 per cento. Le critiche al disegno di legge citato da Speranza, però, non si limitano al mero calcolo. Così Equita:
«La proposta ci sembra alquanto estemporanea perché giunge da un ministro che, in teoria, non avrebbe competenza per trattare la materia in questione. Inoltre, in base ai nostri calcoli, il gettito che verrebbe generato da questa manovra sarebbe - relativamente alle banche - soltanto di 400 milioni cioè un importo non risolutivo relativamente ai fabbisogni indicati».
Da inizio anno il settore bancario italiano (FTSE Italia Banks Index) guadagna il 7,9% circa, percentuale che si confronta con il +19,7%c del FTSE Mib ed il -3,5% del settore europeo (Euro STXX Banks Index).
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