“Il trend di riduzione di questa forma di raccolta proseguirà nei prossimi mesi”, conferma il vice direttore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero
A marzo i prestiti erogati dal sistema bancario alle famiglie italiane sono cresciuti marginalmente, mentre i tassi applicati alle nuove operazioni di finanziamento si mantengono molto bassi.
Lo conferma il rapporto mensile firmato da ABI (Associazione Bancaria italiana) diffuso questo pomeriggio. Dal report emerge che a marzo i prestiti a famiglie e imprese delle banche italiane sono cresciuti dell’1% su base annua, leggermente meno del mese precedente.
Nel dettaglio, l’ammontare degli impieghi a famiglie e società non finanziarie si è attestato a 1.305 miliardi in crescita dell’1% annuo a marzo, mentre nel mese di febbraio la crescita era stata pari a 1,1%. “I tassi applicati sui prestiti restano su livelli molto bassi”, conferma Abi.
Il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,87% (1,91% a febbraio), mentre quello sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,43% (1,51% febbraio).
La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita dell’1,2%. Lo scorso mese sono cresciuti i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di circa 43 miliardi rispetto a un anno prima (+3%), mentre cala ma in modo meno marcato del solito la raccolta a lungo termine, ossia quella proveniente da obbligazioni crollata del -8,6% per 23 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi.
Nella consueta conference call di approfondimento al bollettino il vice direttore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha notato che si tratta di una «dinamica fisiologica e il trend di riduzione di questa forma di raccolta proseguirà anche nei prossimi mesi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA