SREP 2019: le grandi banche italiane, da Unicredit a UBI Banca, superano gli esami della Vigilanza BCE. A Piazza Affari è festa grande
La Vigilanza della Banca Centrale Europea ha fissato la soglia minima del CET 1 ratio per le grandi banche italiane.
Il CET 1 (acronimo di Common Equity Tier 1 ratio) è un coefficiente patrimoniale utilizzato per valutare la solidità di una banca, ottenuto dividendo il Tier 1 per le attività di bilancio ponderate per il rischio (Risk-Weighted Assets o RWA) (clicca qui per un approfondimento sul CET 1 ratio).
La decisione finale della BCE è stata comunicata a margine del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale, il Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Nel dettaglio, i livelli chiave di capitale individuati dalla Vigilanza BCE per i principali istituti di credito italiani sono i seguenti:
- Unicredit 10,07%, (12,13% a fine dicembre);
- Banco BPM 9,25%, (12,1% a fine maggio);
- Ubi Banca 9,25% (11,3% precedente).
Settore bancario vivace in Borsa Italiana
La risposta positiva del mercato non si è fatta attendere: questa mattina i titoli del settore bancario interessati hanno aperto la seduta col segno più e trainano al rialzo il principale indice di Piazza Affari.
In particolar modo Unicredit (+2,11% a 10,45 euro al momento della scrittura). Dopo i risultati Srep 2019 Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 16,8 euro sull’istituto. “Unicredit può contare su un buffer di 200 punti base, visto che ha un CET1 del 12,13% a dicembre. La conferma del P2R (Pillar 2, ndr) è in linea con le nostre aspettative, visti la buona performance della banca nello stress test, la diversificazione geografica e il continuo sforzo nella riduzione delle esposizioni non performanti”, si legge nella nota firmata dagli analisti della casa d’affari.
Guadagni stellari per Banco Bpm, in rialzo di oltre il +6,6% a 1,84 euro. “La banca ha reso noto lo Srep 2019, che prevede una inattesa riduzione di 25 punti base nel P2R a 225 basis point: si tratta dell’unica banca in Italia ad aver ricevuto una riduzione del requisito company specific, visto che in tutti gli altri casi la Bce ha chiesto un aumento o confermato i livelli 2018«. Secondo Equita Sim si nota il notevole sforzo di accelerazione nel processo di derisking del bilancio effettuato a fine anno con il progetto Ace (-7,3 mld euro di Npl),»ancorché non incorporato formalmente nel processo Srep che si è concluso a inizio dicembre". La casa d’affari milanese conferma la raccomandazione buy sul titolo, con target price a 3 euro.
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