Un report della BCE mostra un calo drastico degli istituti bancari con base in Europa negli ultimi 10 anni.
Dallo scoppio della crisi finanziaria mondiale - ormai 10 anni fa - sono oltre 700 le banche chiuse in territorio europeo.
A dirlo è la stessa BCE, che all’interno del suo ultimo report sul settore bancario rivela un calo degli istituti bancari con base nell’UE da 3.881 nel 2007 a 3.154 nel 2017 (dati rilevati fino al mese di marzo).
Il numero delle banche protagoniste del censimento ad opera della Banca Centrale Europea tiene conto sia di grandi istituti che piccole istituzioni, anche e realtà straniere che hanno base anche all’interno dell’Unione Europea.
Solo dall’inizio di quest’anno sono 13 le banche chiuse per fallimento o per impossibilità a tenere in piedi delle operazioni di business profittevoli.
La tendenza del numero di istituti ha raggiunto il suo picco nei primi mesi del 2008 (3.928 unità), subito dopo invertita a causa della crisi finanziaria innescata proprio dal comparto bancario mondiale.
Più nel dettaglio, l’Eurotower ci racconta che, secondo gli ultimi dati raccolti a marzo 2017, nell’UE operano:
- 34 ’grandi’ gruppi,
- 602 banche ’medie’,
- 2.518 banche ’piccole’.
Come la situazione dell’Italia ci mostra bene - sono infatti numerose le piccole banche popolari sparse sul territorio - la crisi ha colpito per di più gli istituti più piccoli e indipendenti. Dalla metà del 2016, leggiamo ancora nel report, sono fallite 140 banche.
Ma le banche rimaste aperte non sono immuni dagli effetti di una crisi decennale. Negli ultimi 9 mesi gli asset degli istituti bancari europei (o stranieri con sede anche in Europa) sono diminuiti di 1 trilione di euro - o mille miliardi - da quota 34.988 miliardi 33.982 miliardi di euro alla fine del primo trimestre del 2017.
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