Per quanto riguarda la vicenda dei diamanti, il Banco BPM ha effettuato accantonamenti adeguati. È quanto riporta una nota dell’istituto. Dopo i minimi sotto quota 1,9 toccati in mattinata, le azioni Banco BPM hanno recuperato terreno e chiuso a 1,94 euro.
Il sequestro preventivo di circa 84,6 milioni euro, effettuate ieri dalla Guardia di Finanza presso Banco BPM nell’ambito delle indagini della Procura di Milano - che coinvolgono diversi istituti bancari - si riferiscono all’attività di segnalazione a IDB della clientela interessata all’acquisto di diamanti nel periodo che va dal 2003 al 2016, “e dunque prima –si legge in una nota diffusa dall’istituto- della data della fusione tra Banco Popolare e BPM”.
Le indagini riguardano anche alcuni manager o ex manager del gruppo, tra cui il Direttore Generale della Banca, e lo stesso istituto per illecito amministrativo (Gonfiavano il prezzo dei diamanti ai danni dei risparmiatori, indagate anche cinque banche).
Accantonamenti adeguati, risolti già numerosi casi
La banca ricorda che lo il 6 febbraio, in occasione dei risultati di fine anno, e in concomitanza con il fallimento di IDB, è stato deliberato di effettuare nel bilancio 2018 “adeguati accantonamenti” necessari a presidiare “i rischi potenziali connessi alle vertenze e alle conseguenze di tale accadimento a tutela dei propri clienti, con i quali la Banca già da mesi ha in corso la definizione di numerosi casi molti dei quali già risolti”.
Inoltre Banco BPM sottolinea di aver “collaborato con la magistratura nello svolgimento delle indagini, fornendo fattivo supporto nell’individuazione degli elementi necessari per fare luce sugli eventi inerenti le vendite di IDB ai propri clienti”.
Azioni Banco BPM in recupero
Scese nel corso della prima parte fino a 1,897 euro, le azioni Banco BPM hanno recuperato terreno e chiuso a 1,9414 euro, -1,26% sul dato precedente.
Nell’ultima settimana le azioni Banco BPM hanno guadagnato il 4,4% mentre il saldo trimestrale segna un +15,3%.
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