Bank of England non aumenta il tasso di interesse e delude le attese che avevano ipotizzato un probabile rialzo in vista di un’inflazione in crescita. La linea prudente ha prevalso: la decisione BoE.
Nella riunione di Bank of England di oggi 4 novembre non c’è stata la sorpresa sul tasso di interesse, rimasto invariato allo 0,10%.
Indiscrezioni crescenti avevano indicato la possibilità di un rialzo immediato a novembre di almeno 15 punti base per mandare un messaggio sull’inflazione in deciso aumento.
La BoE ha invece optato per una strategia prudente, ma ha mantenuto viva la prospettiva di una politica monetaria più restrittiva a breve, affermando che potrà aumentare il tasso bancario dal suo minimo storico nei prossimi mesi.
La decisione di Bank of England nel dettaglio: cosa è stato definito su inflazione e crescita?
Riunione BoE: tassi invariati, cosa è stato deciso?
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse costanti nella riunione del 4 novembre, sfidando le aspettative di molti investitori che l’avevano indicata come la prima grande banca centrale ad aumentare i tassi dopo la pandemia.
I mercati erano incerti sull’inizio di un percorso di normalizzazione della politica monetaria da parte della banca già da novembre. Tuttavia, gli analisti hanno ampiamente concordato sul fatto che un aumento fosse previsto prima della fine dell’anno.
Nella riunione del 4 novembre, solo due membri del Comitato per la politica monetaria, il vice governatore Dave Ramsden e Michael Saunders hanno votato per un immediato aumento del tasso di 15 punti base.
L’approccio cauto della BoE arriva un giorno dopo che la Federal Reserve statunitense ha dichiarato il ridimensionamento del suo programma di acquisto di obbligazioni questo mese, senza accennare ad aumenti dei tassi.
La BoE ha affermato che l’MPC ha votato 6-3 per consentire al suo programma di acquisto di titoli di stato di raggiungere la sua ampiezza massima di 875 miliardi di sterline.
Considerando anche i 20 miliardi di sterline di partecipazioni in obbligazioni societarie - che saranno reinvestiti in debito più verde - l’obiettivo di acquisto di asset totale è rimasto a 895 miliardi di sterline.
Cosa prevede BoE sull’inflazione
Al centro delle riflessioni della banca centrale c’è stato il balzo dei prezzi.
“L’inflazione dovrebbe salire al 4,5% a novembre e rimanere a quel livello per tutto l’inverno”, ha affermato Bailey, indicando che i prezzi all’ingrosso di petrolio, gas ed elettricità sono aumentati rispettivamente dell’80%, 400% e 400% rispetto allo scorso anno, quindi “l’inflazione dovrebbe raggiungere il picco a circa il 5%, materialmente più alto” di quanto precedentemente previsto.
Nei commenti del governatore è emerso che la politica monetaria non può avere un impatto sull’inflazione a breve termine. Più specificamente, non può avere un effetto sui problemi della catena di approvvigionamento globale, che più di ogni altra cosa stanno causando il balzo dei prezzi.
In sintesi, la BoE lascia le porte aperte per un rialzo dei tassi di dicembre, che ora è visto con una probabilità del 67,5%
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