Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha parlato a 360° dell’attuale situazione economica e delle prospettive future: cosa deve fare il Paese e quanto può impattare l’attuale crisi?
Nelle annuali Considerazioni finali, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha offerto un quadro dell’attuale situazione economica nazionale e delle prospettive del prossimo futuro.
Naturalmente, il focus è stato sulla grave crisi energetica e l’impennata dei prezzi, con un occhio di riguardo verso l’economia italiana, così esposta al gas russo e all’inflazione in corsa.
Debito e azioni dell’Unione europea sono stati anche argomenti rimarcati dal governatore, che usato toni ancora prudenti sulla politica monetaria della Bce.
Cosa ha detto Visco e quali segnali di allarme per l’Italia?
Da Bankitalia il monito di Visco sull’economia italiana
Che la guerra finisca al più presto è uno degli auspici esortati da Visco, che ha innanzitutto ribadito quanto il conflitto pesi sull’Italia, con previsioni di aprile che vedono 2 punti percentuali in meno di crescita, quest’anno e il prossimo, se lo stallo ucraino continua.
Gli scenari possono addirittura peggiorare con la possibilità di uno stop da parte della Russia delle forniture di gas.
In questa cornice, dove la frammentazione e la divisione in blocchi contrapposti del mondo avrebbe conseguenze assai negative per la ripresa globale secondo Visco, l’Italia è a rischio.
Ciò che va evitato in questo delicato momento, a detta del governatore, “una vana rincorsa fra prezzi e salari” spinta dall’inflazione.
Aumentare le retribuzioni per legarle ai prezzi di alcuni beni, non è la via giusta. Più mirati sarebbero, piuttosto, “interventi di bilancio di natura temporanea e calibrati con attenzione alle finanze pubbliche” che aiutino a limitare i rincari in bolletta e a sostenere il reddito familiare.
Da evitare anche ulteriori ricorsi al debito, considerando la situazione di indebitamento nazionale. A tal proposito, Visco ha ricordato che:
“L’elevato debito pubblico espone la nostra economia ad ampi rischi, inclusi quelli connessi con la volatilità dei mercati. In prospettiva, per una sua significativa riduzione saranno necessari ritmi di crescita stabilmente più elevati che in passato. Dovranno inoltre essere conseguiti adeguati avanzi al netto della spesa per interessi, anche per tenere conto dell’aumento atteso degli oneri connessi con l’invecchiamento della popolazione”
La spinta delle riforme e degli investimenti che proviene dal Pnrr, quindi, rimane cruciale per il Paese secondo Visco.
Da Bankitalia è arrivata anche una nota di prudenza sulle banche. La loro tenuta regge, ma occorre grande attenzione nella “classificazione dei prestiti, accantonamenti e distribuzione degli utili”, vista l’incertezza mondiale.
Cosa deve fare la Bce secondo Visco
“Il rialzo dei tassi di interesse della Banca centrale europea deve procedere in modo ordinato per evitare di minacciare l’integrità della zona euro”: questa la convinzione del governatore di Bankitalia.
Visco ha avvertito che affrettarsi per inasprire la politica monetaria potrebbe avere conseguenze dannose. Mentre ha riconosciuto la necessità di uscire dalla politica monetaria di tassi negativi, ha avvertito che la Bce non dovrebbe affrettarsi, perché la crescita economica nella regione è vulnerabile alle battute d’arresto.
Inoltre, ha suggerito l’utilità di uno strumento europeo come il Recovery Fund permanente. “Sull’esempio del programma NGEU, si reperirebbero risorse attraverso l’emissione di debito dell’Unione per trasferirle ai Paesi membri affinché le impieghino con criteri e per scopi concordati a livello europeo; il servizio di questo debito sarebbe assicurato da adeguate entrate proprie”, ha suggerito Visco.
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