Si chiama Bibliotheca ed è il nuovo progetto che grazie a Kickstarter regalerà all’umanità una nuova versione del libro più stampato al mondo.
Kickstarter è un sito di crowfunding («finanziato dalla folla») dedicato ai più svariati progetti creativi. Da film a fumetti, videogiochi e opere teatrali, fino al giornalismo e alle innovazioni tecnologiche, sul Kickstarter se ne vedono di tutti i colori. Nato nel 2009, con milioni di progetti avviati con successo e miliardi di dollari raccolti, Kickstarter è stato vero deus ex machina per migliaia di ragazzi volenterosi con un sogno nel cassetto. Il suo funzionamento è molto semplice: l’utente inserisce nella piattaforma il proprio progetto fornendone quanti più dettagli possibile e impostando una soglia minima richiesta per realizzazione concreta. Fatto ciò, saranno le persone di tutto il mondo che immedesimandosi in un progetto piuttosto che in un altro potranno mettere mano al proprio portafogli finanziando con quanto più riterranno opportuno il progetto. Maggiore l’investimento, più vantaggi si otterranno una volta che la realizzazione sarà ultimata.
Oggi vi parlo di Bibliotheca, un progetto che «ce l’ha fatta». L’ideatore è Adam Lewis Greene, giovane ragazzo di Santa Cruz, California. Un giorno Adam si è svegliato pensando che
«la Bibbia è uno dei libri più letti al mondo, e ancora lo sarà per i prossimi decenni. Perché non ne esiste una versione di più facile lettura, scorrevole, senza centinaia di note incomprensibili, con una impaginazione innovativa e moderna e fatta di materie prime di qualità in grado di durare nel tempo?»
Un pensiero umile insomma, che però avrebbe richiesto una gran mole di lavoro costante e certosino e un investimento iniziale non indifferente. E così ha pensato a Kickstarter.
Il 28 giugno scorso Adam ha registrato il suo progetto sulla piattaforma, ponendo come goal il raggiungimento di un finanziamento di 37000 dollari per concretizzare la sua idea. E fin qua nulla di nuovo sotto il sole di Kickstarter. Non fosse che in meno di 9 ore più di 100 sostenitori avevano già raccolto oltre 9000 dollari. E in pochi giorni il boom: a tre giorni dalla chiusura della campagna di finanziamento prevista all’avvio, Bibliotecha ha racimolato nel momento in cui vi scrivo la modesta somma di 766242 dollari. Cifra in aumento ogni secondo che passa, con donazioni che vanno dal dollaro fino a investimenti di 5000 verdoni.
Quella che era nata come una raccolta di fondi per finanziare il restyle di 500 copie di quattro testi che compongono la Bibbia è diventata in meno di un mese una gallina dalle uova d’oro per l’umile Adam, che sta gestendo senza problemi ordini e sostenitori. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la fruttuosa crociata che prende il nome di Bibliotheca.
Nonostante il messaggio positivo trasmesso dalla cristianità attraverso il suo testo sacro sia innegabile, basterà prendere in mano la prima Bibbia che vi capita sottomano per rendervi conto di come ci sia ben poco «bello» a livello estetico in quello che state sfogliando. La maggior parte delle edizioni hanno pagine sottili e quasi trasparenti, traduzioni poco precise, caratteri spesso troppo piccoli e una infinità di note che non aiutano la scorrevolezza della lettura. L’idea alla base di Bibliotecha è quella di innovare i testi di Antico e Nuovo Testamento che compongono la Bibbia, rendendola di più facile accesso in maniera del tutto simile ai grandi capolavori letterari e best sellers.
Tre volumi dedicati al Vecchio e uno per il Nuovo dunque, ma senza divisione in capitoli, numero dei versi o note invasive. L’intento non è quello di rimpiazzare la vecchia versione, ma di offrire un contenuto moderno e alternativo dedicato a chi apprezza il potere enciclopedico e letterario del testo. Ogni elemento è stato considerato per rendere l’esperienza di lettura quanto più genuina e priva di distrazioni possibile, dalla grafica alla stampa. È stato utilizzato un particolare carattere equilibrato e che cattura l’attenzione del lettore ideato ad hoc da Adam, utilizzando poi un avanzato sistema di rilegatura delle pagine usando collanti di qualità. Aprire e sfogliare il libro a 180 gradi non comporterà piegature o crepe nel dorso del libro.
L’allineamento del testo è a sinistra a scapito del giustificato delle vecchie versioni, con una divisione in paragrafi millimetricamente calcolata. È stato aggiunto un segnalibro di tessuto resistente, pagine opache e carta generata senza l’utilizzo di acidi che danno la sensazione di leggere tutto tranne che una noiosa enciclopedia di scritti sacri.
Adam ha però rifiutato di prendere in considerazione una versione digitale dei suoi quattro libri:
«Nonostante sia innegabile che il mercato degli ebooks sia in continua crescita, apportando migliorie e accorgimenti a favore della lettura, il contenuto dei testi sacri non si adatta a quel tipo di pubblicazione. E nulla può esaltare la lettura di quelle parole quanto il tenere tra le mani una copia fisica di qualità.»
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