Non c’è pace per le Big Tech: Google è stata multata in Francia per pratiche illegali nella pubblicità. Antitrust sempre più agguerrite contro i giganti del web: cosa è successo?
Si abbatte ancora l’Antitrust sulle Big Tech. Questa volta ad essere colpita è Google, con una multa milionaria in arrivo dalla Francia.
Abusi di posizioni dominanti nella pubblicità e varie pratiche illecite sono ormai nel mirino degli enti garanti della concorrenza di tutto il mondo.
Un vento nuovo sta soffiando contro i monopoli e gli ingiustificati vantaggi di cui spesso godono i giganti del web. L’accordo sulla tassa minima globale per le multinazionali ne è un esempio.
Così, dopo il caso Facebook in UE e nel Regno Unito, è stata la volta di Google, multata in Francia. Per quale motivo?
Google: multa dall’Antitrust francese. Cosa è successo?
Lunedì l’autorità di vigilanza sulla concorrenza francese ha multato Google per 220 milioni di euro per aver abusato del suo potere di mercato nel settore della pubblicità online.
L’Antitrust ha affermato che la multinazionale ha inviato ingiustamente attività ai propri servizi e ha discriminato la concorrenza. Google ha accettato di pagare la multa e di porre fine ad alcune delle sue pratiche, ha affermato l’autorità di vigilanza.
L’indagine ha rilevato che il colosso USA ha riservato un trattamento preferenziale al suo server pubblicitario DFP, che consente agli editori di siti e applicazioni di vendere i propri spazi pubblicitari. Inoltre, avrebbe garantito vantaggi alla sua piattaforma di annunci SSP AdX, che organizza i processi di asta e consente agli editori di vendere le proprie “impressioni” o inventario pubblicitario agli inserzionisti.
Di conseguenza, ci sarebbe stata una distorsione della concorrenza a svantaggio di altri venditori.
Isabelle de Silva, presidente dell’Autorità garante della concorrenza francese, ha dichiarato in una nota che la decisione è la prima al mondo “a esaminare i complessi processi di aste algoritmiche mediante i quali opera il “display” della pubblicità online”.
La scoperta è stata la posizione dominante sempre più forte assunta da Google.
Big Tech sempre più controllate
Google ha già attirato l’attenzione dell’Antitrust francese sulla pubblicità online in passato, con una multa di 150 milioni di euro nel 2019.
Il motore di ricerca rischia anche una sanzione nelle prossime settimane per i sospetti di non aver rispettato un’ordinanza relativa al suo servizio di notizie.
L’insediamento francese è l’ultimo di una serie di sforzi per reprimere il dominio di mercato della Silicon Valley in tutto il continente. La scorsa settimana, il servizio di notizie di Google è stato preso di mira da un’indagine tedesca. Anche l’UE e il Regno Unito hanno avviato indagini su Facebook su come utilizza alcune informazioni degli inserzionisti.
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