Il miliardario Bill Gates già un anno fa aveva previsto che un nuovo virus avrebbe causato oltre 30 milioni di morti.
Bill Gates lo aveva previsto: il mondo sarebbe stato minacciato dal rischio di un agente patogeno che si sarebbe diffuso velocemente in tutto il mondo, e che ci saremmo dovuti preparare come per una guerra mondiale.
Nel corso di una conferenza nel 2018, il miliardario aveva previsto la diffusione di un nuovo virus che avrebbe potrebbe uccidere oltre 30 milioni di persone in sei mesi.
Bill Gates aveva previsto l’arrivo del Coronavirus (o quasi)
In un intervento tenutosi il 27 aprile del 2018 durante la conferenza annuale sui programmi educativi della Massachusetts Medical Society a Boston, il miliardario filantropo aveva predetto che la diffusione di un nuovo virus pandemico nel sud dell’Asia avrebbe potuto uccidere 30 milioni di persone in sei mesi.
Il tycoon affermava che il mondo non sarebbe stato preparato alle nuove pandemie che si sarebbero potute diffondere a causa dell’aumento della popolazione mondiale e del progressivo degrado ambientale.
Due anni dopo, in seguito alla diffusione del Coronavirus, partito dalla città cinese di Wuhan, il mondo deve prepararsi ad affrontare l’epidemia. I numeri dei morti non fanno che crescere, con 1300 casi di contagio confermati in Cina, 1 in Germania, e 106 morti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) continua a rifiutarsi di dichiarare lo stato di emergenza sanitario globale, affermando che è ancora troppo presto per potersi pronunciare. E ciò nonostante la quarantena imposta a più di 40 milioni di cinesi, la chiusura di scuole e università e il prolungamento delle festività per il Capodanno cinese, al fine di evitare il contagio.
Ricerche scientifiche hanno evidenziato come il contagio all’uomo sia avvenuto a causa del contatto con dei serpenti al mercato del pesce di Wuhan, e che il virus può diffondersi attraverso le vie respiratorie da uomo a uomo.
Oltre 30 milioni di morti in sei mesi secondo Bill Gates
Gli esperti temono che potrebbe rivelarsi mortale come l’influenza spagnola, che ha causato 50 milioni di vittime. Si teme inoltre che la sua diffusione potrebbe accelerare ulteriormente, come dimostra il lavoro di ricerca di Gates: viene spiegata la diffusione delle pandemie nella popolazione adulta, passando dal giorno della scoperta del primo caso del virus, a quasi 33 milioni di vittime in sei mesi. Senza considerare gli effetti che il Coronavirus potrebbe avere sull’economia mondiale.
Le conclusioni dello studio sono che i sistemi sanitari e le infrastrutture sanitarie sono e saranno travolte dalle epidemie e possono, specie nei Paesi in via di sviluppo, non riuscire a governare le emergenze, rendendo difficile il contenimento e la distruzione del virus. I rischi presentati dagli agenti patogeni emergenti, o persino dal bioterrorismo, sono grandi e in aumento. Secondo Gates, pertanto, c’è la necessità di avere sistemi di rilevamento precoce e di mettere in campo una risposta globale.
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