Le conseguenze dei tassi di interesse ultra-bassi: società zombie, riacquisto di azioni proprie, zero investimenti, danni al mercato del lavoro. L’analisi di Bill Gross.
Anni di tassi di interesse bassi hanno progressivamente creato un’orda di società zombie, e le banche centrali hanno bisogno di rendersi conto che i tassi vicini allo zero non sono una cura per il male che affligge l’economia, come scrive Bill Gross nella sua ultima nota agli investitori.
«Dato che società con rating BB-, B-, e in alcuni casi anche CCC hanno potuto prendere prestiti a meno del 5%, una serie di zombie e future società zombie ora vaga nell’economia reale»,
riferisce il guru obbligazionario e portfolio manager della Janus Capital nella sua nota di agosto.
Anche per le aziende con rating più alto, il debito a buon mercato sta alimentando un boom di riacquisto delle proprie azioni, piuttosto che incoraggiare gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, ha detto Gross, notando che i riacquisti ammontano ad un tasso annuo di 1.02 trilioni di dollari, ben al di sopra dei massimi del 2007 a 863 miliardi.
Come risultato quindi, Gross riferisce che il meccanismo della distruzione creativa - «il presunto cuore del progresso capitalistico» - è stato neutralizzato, con aziende vecchie o in difficoltà ancora in vita e il soffocamento di nuovi investimenti.
«I tassi di interesse bassi non sono la cura - sono parte del problema»
scrive Gross.
Qual è la formula per finire gli zombie e reintrodurre il cuore del progresso capitalistico dentro l’economia? Gross guarda alla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) - «la banca centrale delle banche centrali».
Nella sua relazione annuale più recente, la BRI ha scritto che i tassi di interesse costantemente ultra-bassi «possono infliggere gravi danni al sistema finanziario» e che
«la linfa sui margini dei tassi di interesse delle banche e i rendimenti sulla trasformazione delle scadenze, indeboliscono potenzialmente i bilanci e l’offerta di credito.»
Inoltre, la BRI sostiene che i tassi ultralow minano la redditività e la solvibilità delle compagnie di assicurazione e dei fondi pensione, e «possono provocare un deprezzamento pervasivo nei mercati finanziari».
Gross esprime la speranza che la Federal Reserve guidi il modo in cui verrà riportato alla normalità un paziente sotto trattamento di lunga durata e che metta in campo idee più creative in materia di politica monetaria.
Mentre molti già credono che la Fed presenterà il suo primo rialzo dei tassi nel mese di settembre, con la presidente Janet Yellen che ha detto che l’economia «non può solo tollerare ma ha bisogno di tassi più alti», la banca centrale sta ancora lasciando aperte le porte per quanto riguarda la tempistica per il rialzo dei tassi di interesse.
«E’ la politica monetaria il campo di battaglia in cui mettere in atto idee evolutive, con la Fed che inizia a riconoscere che i tassi di interesse allo 0% hanno sempre conseguenze negative, così come positive»,
conclude Gross.
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