Bing a luce rosse: sarebbe il migliore motore di ricerca per porno e video hard

Fabrizio Corgnati

27 Giugno 2014 - 11:43

Pur essendo alle spalle di Google e Yahoo nella classifica dei «search engines», secondo gli internauti è il migliore per cercare contenuti osè

Bing a luce rosse: sarebbe il migliore motore di ricerca per porno e video hard

Bing, il motore di ricerca targato Microsoft, combatte ormai da anni con scarso successo la sua battaglia contro i big del settore, Google e Yahoo, senza essere mai riuscito a sfondare nelle abitudini degli internauti mondiali. Oggi, dopo tanto tempo, potrebbe avere finalmente trovato la sua arma segreta. Che peraltro è la più antica del mondo: il sesso.

Se è vero che il porno online è la spina dorsale della rete, i navigatori hanno scoperto che Bing ha un vantaggio significativo sul suo concorrente Google: è migliore nelle ricerche sui siti hot. Il motivo non è ancora del tutto chiaro, ma la teoria più gettonata online è che questo riguardi i filtri e la censura imposti da Google. Secondo il sito Reddit, infatti, "Google ha introdotto qualche tempo fa dei filtri che rimuovono gran parte del porno dai risultati di ricerca, anche se l’utente ha disattivato la Safe Search. Bing non lo ha fatto e questo consente agli internauti di raggiungere il porno che cercano".

Inoltre, Bing ha una funzionalità di video preview che, in teoria, permette di guardare video a luci rosse senza effettivamente entrare in nessun sito osè, evitando così di inserire nella propria cronologia degli elementi quantomeno imbarazzanti: basta infatti passare sopra al filmato con il proprio cursore del mouse. La preview non riproduce l’intero video, ma comunque può soddisfare gli utenti più «affamati». Google, invece, non ha mai introdotto alcuna funzionalità di preview video.

Insomma, tra risultati di ricerca più completi, la funzionalità video preview, la maggior semplicità nel disattivare la Safe Search e un utilizzo dei filtri decisamente più libertino, Bing sembra essere un motore di ricerca molto più adatto per ottenere i contenuti più espliciti. Benché nella classifica generale dei «search engines», insomma, quello di Microsoft resti al terzo posto alle spalle di Google e persino di Yahoo, ha trovato un settore in cui puntare alla prima posizione.

E considerata la fetta di pubblico potenzialmente smisurata che va alla ricerca di questo tipo di contenuti sulla rete, presto quest’arma non del tutto convenzionale potrebbe consentirgli di rosicchiare terreno nei confronti dei concorrenti e, perché no, magari di superare addirittura il rivale Yahoo.

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