Bisogna prepararsi all’arrivo di nuove pandemie: l’avvertimento di Rezza

Martino Grassi

16/09/2021

Per fronteggiare le nuove possibili pandemie è necessario elaborare dei piani pandemici: è questo l’avvertimento lanciato da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute.

Bisogna prepararsi all’arrivo di nuove pandemie: l’avvertimento di Rezza

Ancora non possiamo dichiarare vinta la battaglia contro il Covid, e con molta probabilità non ce ne libereremo facilmente, proprio per questo motivo è necessario prepararsi per il possibile arrivo di nuove pandemie.

È questo l’avvertimento lanciato da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, al Congresso AMIT (Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali) che si è svolto a Milano. L’esperto sottolinea infatti che è necessario elaborare dei piani pandemici in grado di proteggerci sia contro i virus influenzali, ma anche contro quelli ad ampio spettro.

Prepararsi all’arrivo di nuove pandemie: l’avvertimento

“Non ci libereremo facilmente del Covid”, proprio per questo motivo “dovremo essere pronti ad affrontare nuove pandemie dovute ad agenti patogeni sconosciuti. La prossima pandemia potrebbe essere dovuta a un virus influenzale, ma anche a un agente diverso. Sono queste le parole utilizzate da Rezza che ha aggiunto: “Bisognerà essere pronti con piani pandemici sia contro i virus influenzali che altri a più ampio spettro, facendo tesoro di quanto appreso con la pandemia da Covid-19”.

Secondo l’esperto, per fronteggiare le nuove pandemie “sarà necessario avere sempre a disposizione dispositivi di protezione individuali, con scorte per difendere gli operatori sanitari e le comunità, oltre che investire in farmaci e vaccini. Con l’arrivo del Covid, continua ancora Rezza, la comunità scientifica è stata colta di sorpresa: “Quando parliamo del big one, tutti ci aspettavamo una pandemia da virus influenzale, aviario o suino, e invece ci siamo trovati di fronte a continue emergenze sanitarie causate da coronavirus”.

Se durante l’epidemia di SARS i Paesi occidentali sono stati marginalmente toccati e la MERS non ha rappresentato una vera e propria minaccia a livello globale, “il Covid è stato un imprevisto, con questo nuovo coronavirus. Come e dove sia partita effettivamente ancora non si sa bene”.

L’obiettivo è il ritorno alla normalità

Rezza ha poi parlato della fase attuale della pandemia, sottolineando come l’obiettivo di una campagna vaccinale di massa sia “il ritorno alla normalità, che però sia coadiuvato dal mantenimento delle misure di precauzione almeno individuali”. Al momento infatti i dati evidenziano una riduzione dei ricoveri in terapia intensiva, e sebbene “i vaccini non ci garantiscono più il 90% di protezione dall’infezione, ci garantiscono comunque un’alta protezione dalla malattia grave, evitando quindi la congestione degli ospedali, che è il primo obiettivo di una campagna vaccinale”.

Rezza ha poi concluso il suo intervento citando un’altra epidemia silente in atto anche nel nostro Paese, che troppo spesso viene sottovalutata: “quella dell’antibioticoresistenza, non dobbiamo dimenticare. È un’emergenza cronica, anche se non acuta, con cui avremo a che fare nei prossimi anni, un fenomeno molto importante in Italia, a cui dedicare il massimo dell’attenzione”.

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