Non solo Tesla: anche le grandi banche internazionali, da Deutsche Bank a Morgan Stanley, si preparano a investire sul Bitcoin.
Deutsche Bank e Morgan Stanley si preparano ad investire sul Bitcoin. Queste le ultime indiscrezioni che trapelano sulla criptovaluta, già in rialzo nell’ultima settimana grazie all’apertura sempre più marcata del salotto buono della finanza internazionale.
Ultime a scoprire le carte la creatura green di Elon Musk, Tesla, che ha rivelato di aver messo le mani su un volume di Btc pari a 1,5 miliardi di dollari nel mese di gennaio, e il tandem Mastercard-Bank of New York Mellon, pronte al lancio di nuovi servizi finalizzati a custodire e trasferire asset digitali.
Ed ora, in attesa di un prossimo passo delle big tech della Silicon Valley (sotto la lente Google e Apple), potrebbe essere proprio il comparto bancario a favorire il volo della criptovaluta sui mercati.
Deutsche Bank e Morgan Stanley investiranno sul Bitcoin
Sembrano non esserci più ostacoli di fronte alla quotazione del Bitcoin: gli hedge fund internazionali continuano a rivedere al rialzo le loro scommesse, l’interesse statale verso le valute virtuali – accelerano le banche centrali sul progetto CBDC, criptovalute di Stato – è in crescita e ora anche le grandi banche internazionali – prima bearish sulla crypto, poi di corsa sul carrozzone BTC – si preparano a saltare il Rubicone.
Con modalità diverse, però: Deutsche Bank, secondo gli analisti, è intenzionata a fornire un nuovo servizio di custodia per le grandi istituzioni finanziarie che stanno pianificando di investire sul Bitcoin e le altre Altcoin. Denominato Deutsche Bank Digital Asset Custody, il progetto allo studio aprirà le porte del comparto criptovalutario ai grandi clienti della banca tedesca.
Non solo: Deutsche Bank sta mettendo a punto una nuova piattaforma di trading dei token che sarà tesa ad unire i servizi bancari dell’istituto agli asset digitali, sulla stregua di quanto annunciato la scorsa settimana da Bank of New York Mellon.
Morgan Stanley, invece, si prepara ad un investimento ben più diretto: la banca d’affari con sede a New York, passando attraverso l’unità Counterpoint Global Investement – che gestisce asset per 150 miliardi di dollari – sta pensando infatti di seguire la linea Musk e raggranellare un elevato volume del BTC sul mercato, svelando così il suo orientamento bullish sulla criptovaluta.
La banca, del resto, ha già investito indirettamente sul Bitcoin – tramite MicroStrategy, società di business intelligence di cui detiene una quota di minoranza, 11% - e punta su una prossima competizione tra il BTC e il dollaro, sempre più debole.
Bitcoin frena dopo il record
Evoluzioni, queste, che suggeriscono una marcia trionfale del Bitcoin nei prossimi mesi. Intanto, però, la volatilità continua a creare qualche grattacapo agli investitori: dopo aver toccato i massimi storici la scorsa settimana – sfiorata quota 50.000 dollari – l’asset viene scambiato ora a 47.620 dollari.
Un ritracciamento che non pregiudica, tuttavia, un consuntivo annuale da record: negli ultimi dodici mesi la regina delle valute virtuali ha realizzato un rialzo del 391%, toccando quota 887 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
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