Elon Musk ha ribadito che qualora dovesse ricevere ulteriori rassicurazioni sull’impatto ambientale limitato delle mining farm, il Bitcoin tornerebbe ad essere accettato da Tesla.
Un Elon Musk a ruota libera quello intervenuto a metà settimana alla B Word, conferenza sul mondo delle criptovalute organizzata da Jack Dorsey di Twitter e Cathie Wood di Ark Invest. Tra gli highlights la conferma degli investimenti effettuati in Bitcoin, Ethereum e Dogecoin, e soprattutto l’ipotesi di un altro dietrofront sull’intricata faccenda dei pagamenti in criptovaluta per le auto Tesla, stoppati a causa dell’uso smodato di energia da parte delle farm che minano i token.
Bitcoin, Tesla tornerà ad accettarli. Ma ad una condizione
Una decisione che aveva innescato un pesante pullback delle divise digitali, prima ancora che la stretta regolatoria cinese finisse per affossare definitivamente la quotazione di Bitcoin&Co. Ma non è la prima volta che Musk accenna ad un ripensamento: già lo scorso 13 giugno, infatti, il tycoon aveva aperto alla possibilità di reintegrare il Bitcoin tra i metodi di pagamento accettati per le auto commercializzate da Tesla qualora avesse ricevuto sufficienti rassicurazioni sull’utilizzo, almeno al 50%, di energia pulita da parte dei miners.
Si tratta dunque di una conferma, di un aggiornamento dello stato di cose fronte Tesla. Musk ha infatti ribadito che il Bitcoin “si sta spostando molto di più verso le energie rinnovabili e un sacco di centrali a carbone che venivano utilizzate per queste attività sono state chiuse, specialmente in Cina”. Ma, ha chiarito il numero uno di Tesla, “voglio fare altri controlli per confermare che la percentuale di utilizzo di energia rinnovabile nella loro produzione è molto probabilmente pari o superiore al 50% e che c’è una tendenza ad un ulteriore aumento”. Con questa svolta green, ha concluso Musk, “Tesla riprenderà ad accettare Bitcoin”.
Le criptovalute rimbalzano dopo il sell-off
La conferenza B Word, e in particolar modo l’intervento di Musk, sta intanto contribuendo a rafforzare le criptovalute dopo il sell-off di inizio settimana, innescato dalla diffusione della variante Delta (ko anche le Borse) e dalle parole della numero uno del Tesoro USA Janet Yellen, che lunedì ha invocato nuove regolamentazioni sulle stablecoin. Sugli scudi il Bitcoin, tornato in area 32.000 dollari, ed Ethereum, che scambia a 2.060 dollari. In ripresa anche Dogecoin e Binance Coin, che completano il quadro delle prime quattro criptovalute per capitalizzazione di mercato.
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