Blocco licenziamenti: il governo starebbe lavorando a un decreto per una proroga selettiva dopo il 30 giugno, solo per alcuni settori quindi. La partita è ancora aperta.
Blocco licenziamenti: il governo starebbe lavorando a un decreto per la proroga che sia selettiva, ma la partita è ancora aperta e tutta da giocare.
Come anticipa Il Fatto Quotidiano a palazzo Chigi si starebbe quindi lavorando a un decreto per una proroga parziale del blocco dei licenziamenti che scade, per le imprese che accedono alla cassa integrazione ordinaria, il prossimo 30 giugno.
Non si sa al momento quindi quale sarà dal 1° luglio il vero destino del blocco dei licenziamenti laddove la maggioranza anche su questa questione sembra non avere posizioni chiare.
Con il decreto si andrebbe a prorogare il blocco dei licenziamenti solo per alcuni settori in difficoltà come il tessile e per le grandi crisi industriali.
Il blocco dei licenziamenti prosegue, come stabilito dal decreto Sostegni di marzo, fino al 31 ottobre 2021 per le aziende che accedono alla cassa integrazione in deroga.
Blocco licenziamenti: un decreto per la proroga selettiva
Per superare la fine del blocco dei licenziamenti il 30 giugno il governo starebbe optando per un decreto con la proroga selettiva.
Inserire la modifica nell’iter di conversione in legge del decreto Sostegni bis richiederebbe sicuramente molto tempo e la scadenza del blocco dei licenziamenti generalizzato è prevista fra 7 giorni.
Non solo, anche l’atteggiamento dei vari partiti della maggioranza risulta ambiguo sulla questione: se da una parte PD, LeU e 5Stelle sono usciti allo scoperto sulla proroga anche con la presentazione di emendamenti, lo stesso non si può dire di Lega, Forza Italia e Italia Viva.
La proroga selettiva del blocco dei licenziamenti dovrebbe riguardare, come abbiamo anticipato, il settore tessile e le grandi crisi industriali. Il settore della moda d’altronde è stato tra i più colpiti e la crisi si stima potrebbe continuare fino al 2022.
I sindacati hanno calcolato che con la fine del blocco dei licenziamenti tra calzaturiero, abbigliamento, pelletteria e occhialeria potrebbero essere 140mila i lavoratori a rischio.
E i sindacati chiedono ormai da mesi la proroga generalizzata del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre in attesa, come ha sostenuto nelle ultime ore il segretario della CGIL, Maurizio Landini, della riforma degli ammortizzatori sociali annunciata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando nelle scorse settimane.
Blocco licenziamenti: quando il decreto per la proroga?
Il decreto per la proroga del blocco dei licenziamenti che sia selettiva, qualora dovesse andare in porto, dovrebbe arrivare entro la fine del mese di giugno. A oggi tuttavia, come da più parti nella maggioranza è stato annunciato, anche dallo stesso ministro del Lavoro, nulla è definito e la partita è ancora aperta.
Le posizioni della maggioranza, come abbiamo detto, non sono chiare, con la Lega che nelle scorse settimane ha avuto repentini cambi di veduta.
Ricordiamo che il ministro del Lavoro Orlando, accusato da Confindustria appoggiata dalla Lega di un’imboscata, aveva inserito nel decreto Sostegni bis una proroga del blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto poi cancellata dal testo definitivo approdato in Gazzetta Ufficiale.
Il governo ha così ripiegato solo sulla cassa integrazione guadagni ordinaria scontata (non con causale Covid per l’emergenza, ma disciplinata dal decreto n.148/2015) per le aziende che se vi accedono fino al 31 dicembre non possono licenziare.
Tuttavia a parlare di proroga del blocco dei licenziamenti selettiva era stato proprio il sottosegretario all’Economia, il leghista Claudio Durigon.
Il decreto sulla proroga selettiva del blocco dei licenziamenti quindi potrebbe essere presto realtà, ma per certezze e dettagli occorre attendere.
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