Questa azienda ha licenziato 400 impiegati lo scorso anno, convocandoli a una giornata di telelavoro obbligatorio. Una strategia che ha sollevato critiche e acceso dibattiti.
Negli ultimi giorni, il nome di questa azienda è tornata sotto i riflettori per le sue scelte strategiche e i cambiamenti ai vertici aziendali. Tuttavia, non è la prima volta che le sue decisioni fanno discutere.
Nel marzo 2024, Stellantis ha adottato una modalità di licenziamento che ha destato scalpore: ha obbligato 400 dipendenti a lavorare da casa per un giorno, per poi annunciare il loro licenziamento tramite videoconferenza. Un episodio che ha sollevato interrogativi sull’etica aziendale e sulle modalità di gestione delle risorse umane.
Telelavoro obbligatorio e licenziamento collettivo
Il 22 marzo 2024, circa 400 dipendenti dell’area Engineering & Technology del colosso automobilisto negli Stati Uniti, sono stati convocati a una giornata di telelavoro obbligatorio per partecipare a “importanti riunioni operative”. Durante la videoconferenza, invece, hanno ricevuto la notizia del loro il licenziamento.
I lavoratori coinvolti erano impiegati non sindacalizzati e l’azienda avrebbe giustificato la decisione con la necessità di affrontare “incertezze senza precedenti” e “pressioni competitive crescenti”, sottolineando l’impegno a migliorare l’efficienza e ottimizzare la struttura dei costi.
Un ingegnere meccanico, in un’intervista, ha descritto l’evento come “un licenziamento di massa di tutti i partecipanti alla chiamata”, esprimendo il sospetto che l’obiettivo fosse trasferire le posizioni in Paesi a basso costo come India, Messico e Brasile.
Reazioni e dibattito sull’etica dei licenziamenti virtuali
La modalità di licenziamento adottata da Stellantis ha suscitato ampie critiche. Secondo esperti di comportamento organizzativo questa pratica rivela infatti la mancanza di empatia e considerazione per i lavoratori coinvolti.
Amanda Jones, docente al King’s College di Londra, ha sottolineato che tali metodi possono danneggiare la fiducia dei dipendenti e aumentare il turnover volontario.
Ben Hardy, professore alla London Business School, ha spiegato che le aziende possono scegliere il licenziamento virtuale per mantenere il controllo della situazione e gestire più facilmente grandi numeri di dipendenti.
Tuttavia, questa strategia può avere effetti negativi sui lavoratori e sull’immagine aziendale.
Contesto aziendale e strategia di ristrutturazione
Il licenziamento dei 400 dipendenti si inserisce in un più ampio piano di ristrutturazione di Stellantis.
Nel 2023, l’azienda ha offerto pensionamenti anticipati a circa 9.000 dipendenti e, nel 2024, ha annunciato ulteriori tagli, tra cui 1.100 posti nello stabilimento Jeep Gladiator in Ohio. In Italia, ad aprile 2025, Stellantis ha concordato con i sindacati la riduzione volontaria di 350 posti di lavoro negli stabilimenti di Pomigliano e Pratola Serra.
Queste misure fanno parte della strategia di Stellantis per affrontare le sfide del mercato automobilistico, tra cui la transizione verso i veicoli elettrici. L’azienda prevede di investire oltre 50 miliardi di dollari entro il 2030 per lanciare almeno 25 modelli elettrici, con l’obiettivo che il 50% delle vendite negli Stati Uniti provenga da veicoli elettrici.
Mentre Stellantis continua a implementare la sua strategia, l’episodio del licenziamento in videochiamata rimane un esempio emblematico delle sfide etiche e organizzative che le aziende affrontano nell’era digitale.
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