Bonus 600 euro: andrà per le prossime mensilità anche ai professionisti con cassa nonostante un errore nel decreto Rilancio e a confermarlo è la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Il bonus 600 euro di aprile e maggio viene riconosciuto anche ai liberi professionisti con cassa.
Il chiarimento in merito arriva dalla stessa ministra del Lavoro Nunzia Catalfo dopo che un piccolo caso si era creato intorno all’indennità prevista dal decreto Rilancio per i professionisti iscritti a un ordine quai possono essere gli avvocati, architetti, commercialisti.
Nel nuovo testo in Gazzetta Ufficiale si prevede in parole povere che i professionisti iscritti agli ordini cui è dedicato il reddito di ultima istanza del Cura Italia che abbiano preso il bonus 600 euro a marzo non possano averlo ad aprile e maggio.
Denunciato il caso dagli interessati il governo ha garantito, nelle scorse ore, che la svistaverrà corretta e il bonus 600 euro andrà anche ai professionisti iscritti agli ordini laddove, per la norma farlocca, 500mila rischiavano di rimanere fuori dall’aiuto. Nessun dietrofront però sul riconoscimento agli stessi dei contributi a fondo perduto.
Bonus 600 euro anche ai professionisti con cassa. Parola di Catalfo
Bonus 600 euro: anche ai professionisti con cassa. La Catalfo, dopo l’incomprensione dei giorni scorsi, ha portato dei chiarimenti in merito al decreto Rilancio.
Ancora non sappiamo quali saranno i criteri con cui il Fondo per il reddito di ultima istanza (articolo 44 Cura Italia modificato dal 78 del nuovo decreto) verrà ripartito, quali saranno le modalità di assegnazione dello stesso, perché a prevederlo sarà un successivo decreto Interministeriale.
Sulla questione la ministra del Lavoro è intervenuta in via definitiva attraverso la sua pagina Facebook. Catalfo ha scritto:
“Voglio fare chiarezza su una questione importante che coinvolge circa 500mila lavoratori: il bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata che l’hanno già percepito a marzo verrà erogato anche per i mesi di aprile e maggio. L’art. 44 del Decreto Cura Italia conteneva, infatti, anche le risorse per le indennità di lavoratori stagionali, intermittenti, prestatori d’opera, lavoratori porta a porta che nel Decreto Rilancio sono stati inseriti in un’altra norma (art. 78). Nei prossimi giorni emanerò il decreto interministeriale che assegnerà alla casse le risorse necessarie. Stiamo lavorando con impegno per garantire sostegno e tutele alle categorie più colpite dall’emergenza Coronavirus.”
Per chiarezza diciamo che l’articolo del decreto Rilancio che prevede il bonus per le categorie di lavoratori citati dalla ministra (lavoratori stagionali non appartenenti al settore turismo e stabilimenti termali, intermittenti, prestatori d’opera, lavoratori porta a porta) è l’84 comma 8. L’articolo 78 è quello dedicato al bonus 600 per i professionisti con cassa.
Solo il bonus 600 euro ai professionisti
Se il bonus di 600 euro viene in via definitiva riconosciuto anche ai professionisti con cassa per i mesi di aprile e maggio anche se lo hanno preso a marzo, per gli stessi invece, nonostante le rimostranze, non c’è un dietrofront del governo sui contributi a fondo perduto previsti dal decreto Rilancio.
A chiarirlo lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha dichiarato in un’intervista a Piazza Pulita su La7 lo scorso giovedì:
“I professionisti sono persone e sono esclusi dal contributo a fondo perduto perché non sono imprese.”
Se sul bonus 600 euro non ci sono dubbi, per i professionisti sarà difficile pare spuntarla sul contributo a fondo perduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA